Roma, 1 agosto 2025 – Emergono forti critiche nei confronti della politica italiana sull’ultimo conflitto in Medio Oriente. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) e co-portavoce di Europa Verde, ha rilasciato una nota che accusa direttamente il primo ministro Giorgia Meloni di complicità nel genocidio in corso a Gaza, citando le dure parole di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Accuse di genocidio e complicità politica
Nel suo intervento, Bonelli sottolinea come Josep Borrell abbia definito il governo di Benjamin Netanyahu “fanatico e genocida”, aprendo così uno spartiacque politico e morale nella gestione europea della crisi. Bonelli afferma che a Gaza si sta consumando un vero e proprio genocidio, con migliaia di bambini sterminati e ospedali bombardati, mentre il governo israeliano mantiene un blocco che affama la popolazione palestinese.
In questo contesto, la premier italiana Giorgia Meloni viene accusata di mantenere rapporti politici, economici e militari con Israele, sostenendo che questa linea rappresenti una forma di complicità nell’orrore che si sta consumando. Bonelli contesta la posizione italiana che si oppone alle sanzioni contro Tel Aviv, rifiuta il riconoscimento dello Stato di Palestina e preserva gli accordi di cooperazione militare e commerciale con Israele, definendo questa posizione “una vergogna nazionale”.
La posizione di Josep Borrell e il ruolo dell’Italia
Josep Borrell, che ricopre dal 2019 l’incarico di Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha più volte sottolineato la necessità di un’azione europea unitaria e incisiva nel contesto internazionale. Durante il suo mandato, Borrell ha promosso una politica estera basata su realismo, unità e partenariati, evidenziando l’importanza di sostenere i valori democratici e il multilateralismo.
L’attuale premier italiana, Giorgia Meloni, in carica dal 22 ottobre 2022 e prima donna a ricoprire questa carica, mantiene invece una linea politica che privilegia il sostegno a Israele. Questo contrasto ha alimentato le critiche di esponenti come Bonelli, che chiedono un immediato taglio dei rapporti diplomatici, militari e commerciali con il governo Netanyahu da parte di Roma e dell’Unione Europea.
La questione rimane al centro del dibattito politico nazionale e internazionale, mentre la situazione sul terreno continua a deteriorarsi.






