Anche il ministro della Giustizia Nordio ha espresso preoccupazioni sul tanto dibattuto caso di Garlasco: le sue parole
La complessa vicenda giudiziaria di Garlasco continua a suscitare dibattito e preoccupazione. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto oggi al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta, ha espresso un giudizio netto sulla situazione: “la vicenda Garlasco comunque finisca finirà male“.
Nordio sulla vicenda Garlasco: “Emergono nuove ipotesi e un terzo possibile coinvolto”
Il ministro ha sottolineato come l’imputato condannato, dopo aver scontato dieci anni di carcere, potrebbe non essere il vero colpevole, a fronte della recente scoperta di una seconda ipotesi e la possibile presenza di un terzo soggetto coinvolto. “Dopo 18 anni, un esame del DNA è difficile da dimostrare”, ha affermato Nordio, evidenziando la complessità e la lentezza delle indagini giudiziarie, spesso dovute alla difficoltà di accettare l’evidenza. Ha ricordato che nel caso di Garlasco l’imputato era stato assolto in primo e secondo grado, per poi essere condannato in seguito.
La ricerca del DNA di “Ignoto 3” e le indagini in corso
Le indagini più recenti si concentrano sulla ricerca del profilo genetico di un cosiddetto “Ignoto 3“, emerso dall’analisi del tampone orale di Chiara Poggi, vittima del delitto di Garlasco avvenuto nel 2007. I carabinieri di Milano e la procura di Pavia hanno avviato una vera e propria caccia al Dna di questo terzo individuo, partendo dai registri scolastici e convocando ex compagni e professori di Andrea Sempio, indagato attualmente nel caso. La perizia genetica ha evidenziato un profilo univoco, che potrebbe essere rintracciabile oltre ogni ragionevole dubbio, come sottolineato dai legali di Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara Poggi e condannato a 16 anni per l’omicidio.
Parallelamente, gli investigatori stanno esaminando anche la possibile contaminazione del campione, ipotizzata dall’ex generale Luciano Garofano, consulente di Sempio e ex comandante del RIS di Parma. Vengono inoltre analizzati i contatti del personale medico e investigativo che ha avuto a che fare con il cadavere e i campioni biologici.
La vicenda di Garlasco resta dunque al centro di un’indagine lunga, dolorosa e ricca di colpi di scena, con il ministro Nordio che ne sottolinea la complessità e le difficoltà nel trovare una verità definitiva.






