Roma, 29 novembre 2025 – Un nuovo sviluppo scottante coinvolge il Garante per la protezione dei dati personali (GPDP), autorità amministrativa indipendente che tutela la privacy in Italia, presieduta dal 2020 da Pasquale Stanzione. L’inchiesta giornalistica di Report, anticipata con un video promosso da Rai 3, svela presunte irregolarità interne legate a intrusioni notturne nella sede dell’Autorità.

Accessi notturni sospetti negli uffici del Garante della Privacy
Secondo quanto riportato, nella notte del primo novembre – giorno festivo di Ognissanti e a ridosso della trasmissione dedicata al caso – sarebbero stati introdotti negli uffici del Garante soggetti esterni, autorizzati da alcuni membri del Collegio. Questi individui sarebbero rimasti tutta la notte per effettuare bonifiche e ricercare la possibile “talpa” interna, sospettata di aver fornito informazioni riservate ai giornalisti di Report, in particolare riguardo all’incontro tra il componente dell’Autorità, Agostino Ghiglia, e Arianna Meloni.
L’episodio è particolarmente grave se si considera che l’accesso non autorizzato ai server e alle mail dei dipendenti potrebbe configurare un reato di violazione e accesso abusivo a sistemi informatici, mettendo a rischio la sicurezza dei dati personali e la riservatezza degli operatori.
Le reazioni sindacali e la richiesta di chiarimenti
I rappresentanti sindacali della CGIL presso il Garante della Privacy, da giorni impegnati nel chiedere le dimissioni dell’intero Collegio, hanno sollecitato una verifica urgente sull’accesso non autorizzato, sottolineando la gravità dell’intrusione avvenuta addirittura prima della formale richiesta di monitoraggio delle mail da parte dell’allora Segretario Generale Fanizza.
Profilo e ruolo di Agostino Ghiglia
Agostino Ghiglia, componente del Collegio del GPDP dal 2020, è un avvocato e politico torinese con una lunga carriera alle spalle: ex deputato, assessore regionale in Piemonte e amministratore di società del settore tecnologico e della formazione. La sua posizione nell’Autorità e i rapporti personali al centro dell’inchiesta di Report hanno acceso un faro sulle dinamiche interne dell’ente che vigila sulla protezione dei dati personali in Italia.
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali, con sede a Roma in Piazza Venezia 11, dispone di ampi poteri di indagine e controllo sul trattamento dei dati secondo il GDPR, ma questa vicenda mette in discussione la trasparenza e la correttezza delle procedure interne di una delle principali istituzioni italiane in materia di privacy.





