Il leader di Avs, Nicola Fratoianni, ha denunciato l’ipocrisia del governo italiano riguardo alla situazione a Gaza, sottolineando che la complicità si manifesta anche attraverso il silenzio su crimini di guerra. Ha criticato l’astensione dal voto, affermando che danneggia la democrazia
Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha espresso forti critiche nei confronti del governo italiano riguardo al suo atteggiamento nei confronti di Israele e, in particolare, del primo ministro Benjamin Netanyahu. Durante un’intervista rilasciata a La Repubblica, Fratoianni ha denunciato il “silenzio vergognoso” che caratterizza la risposta dell’esecutivo alle violenze e ai crimini di guerra perpetrati nella Striscia di Gaza. Queste dichiarazioni sono state rilasciate in occasione della manifestazione tenutasi a Roma il 7 maggio, dove migliaia di partecipanti hanno chiesto un intervento deciso per la pace e la tutela dei diritti umani in Palestina.
Le critiche di Fratoianni al governo italiano
Il leader di Avs ha sottolineato che la complicità del governo italiano, attraverso l’assenza di una condanna chiara delle azioni israeliane, sta contribuendo a un clima di indifferenza che la popolazione italiana sta iniziando a percepire. “Da oltre seicento giorni, il governo si è rifugiato nell’ipocrisia delle parole vuote di fronte all’orrore che abbiamo di fronte”, ha dichiarato Fratoianni, evidenziando come il crescente malcontento tra gli italiani potrebbe portare a una richiesta di accountability da parte dell’esecutivo.
Polemiche sull’invito al voto
In merito alle polemiche suscitate dall’invito al voto lanciato dai leader dell’opposizione durante la manifestazione, Fratoianni ha chiarito: “Abbiamo semplicemente detto di votare, non abbiamo detto cosa. L’astensione è una delle malattie della democrazia”. Ha quindi criticato la destra, accusandola di invitare al non voto e di non sapersi connettere con le esigenze della società.