Roma, 19 novembre 2025 – Durante l’evento “Italia ed Europa: tra diffidenza e necessità”, organizzato da SocialCom presso il CEOforLIFE Clubhouse di Roma, il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti, ha sottolineato il ruolo cruciale del settore automotive nell’economia europea, definendolo un “asset strategico” per l’Unione.
L’automotive, un pilastro dell’economia europea

Secondo Foti, il settore automotive rappresenta il 7% del Pil europeo e coinvolge complessivamente circa 13 milioni di lavoratori, tra occupazione diretta e indiretta. Il ministro ha posto l’interrogativo se il comparto sia ancora considerato un asset della politica industriale europea o piuttosto un peso, affermando con fermezza che “io ritengo che sia un asset”.
Fiducia e diffidenza verso l’Europa: il ruolo delle politiche industriali
L’incontro, moderato da Giancarla Rondinelli del Tg1, ha affrontato anche il delicato rapporto tra cittadini, istituzioni e Unione europea, mettendo al centro dati, percezioni e priorità dei cittadini. Tra i partecipanti al dibattito figuravano giornalisti di rilievo come Hoara Borselli (Il Giornale), Claudio Cerasa (Il Foglio) e Peter Gomez (Il Fatto Quotidiano). La ricerca introduttiva è stata presentata da Luca Ferlaino, presidente di SocialCom.
In un momento in cui le politiche industriali, energetiche e digitali sono percepite come decisive per la competitività dell’Europa, il settore automotive emerge come un elemento fondamentale da valorizzare nel panorama industriale europeo. La necessità di bilanciare innovazione, sostenibilità e coesione sociale è al centro del dibattito pubblico e delle strategie politiche, con un’attenzione particolare alle implicazioni per il mercato del lavoro e la competitività internazionale.
Tommaso Foti, politico di lungo corso e ministro dal dicembre 2024, con una carriera iniziata negli anni ’80 e un ruolo di rilievo all’interno di Fratelli d’Italia, conferma così l’impegno del governo italiano nel sostenere il comparto automobilistico come asset strategico per l’Europa e motore di crescita economica e sociale nell’era della transizione ecologica.
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