La premier Giorgia Meloni è intervenuta da New York, in occasione dell’Assemblea Generale dell’Onu, affrontando temi di grande attualità come la crisi della Global Sumud Flotilla, la posizione italiana sul riconoscimento dello Stato di Palestina, l’escalation in Ucraina e la questione delle pensioni. Le sue dichiarazioni hanno suscitato reazioni e acceso il dibattito politico nel nostro Paese.
Flotilla per Gaza: le parole di Meloni
Il tema caldo del giorno è stata la situazione della Global Sumud Flotilla, il più grande convoglio marittimo civile della storia, composto da oltre 50 imbarcazioni provenienti da 44 Paesi, tra cui attivisti, medici, artisti e anche quattro parlamentari italiani. L’obiettivo della flottiglia è rompere il blocco israeliano della Striscia di Gaza per consegnare viveri e medicinali alla popolazione palestinese, duramente colpita dal conflitto.
Meloni ha espresso un forte richiamo alla responsabilità: “Tutto questo è gratuito, pericoloso, irresponsabile. Non c’è bisogno di rischiare la propria incolumità di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare aiuti a Gaza che il governo italiano avrebbe potuto consegnare in poche ore“. La premier ha sottolineato che il governo italiano, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sta lavorando a una proposta di mediazione che prevede la consegna degli aiuti tramite il porto di Cipro e il patriarcato latino di Gerusalemme, soluzione che ha ricevuto il consenso di vari governi coinvolti. Attualmente si attende una risposta dalla stessa flottiglia.
Le tensioni rimangono alte: nella notte sono stati segnalati attacchi con droni alle navi di Italia, Inghilterra e Polonia in acque internazionali, mentre il ministro della sicurezza israeliano Ben Gvir ha minacciato un trattamento severo per chi sarà arrestato durante la missione. La presenza di parlamentari italiani a bordo, tra cui Annalisa Corrado (PD), Benedetta Scuderi (EV), Arturo Scotto (PD) e Marco Croatti (M5S), ha spinto l’opposizione a sollecitare il governo a garantire la massima protezione diplomatica ai volontari.
Palestina, Ucraina e clima politico
Sulla questione palestinese, Meloni si è detta “stupita dalla reazione dell’opposizione alla posizione sul riconoscimento dello Stato di Palestina a delle condizioni poste”. La premier ha ribadito che l’Italia è disponibile a riconoscere la Palestina, “ma non a fare un favore ad Hamas“, precisando che il riconoscimento è subordinato alla liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e all’esclusione di Hamas dal futuro governo della regione.
Riguardo al conflitto in Ucraina, Meloni ha definito le recenti azioni russe come provocazioni: “Una escalation conviene solo a Putin e alla Russia che sono oggettivamente in difficoltà“. Ha quindi invitato a mantenere la calma e a non cadere in trappole che possano aggravare la situazione, ricordando che le norme internazionali prevedono l’abbattimento di aerei militari che violano lo spazio aereo, ma ciò non deve essere interpretato come un segnale automatico di escalation.
Infine, sul piano interno, la premier ha affrontato la questione delle pensioni, in particolare la proposta di congelare l’età pensionabile a 67 anni: “Attualmente non è una ipotesi della quale abbiamo parlato ma probabilmente è anche una proposta che può arrivare dai partiti della maggioranza, ne parleremo quando arriverà“.
Un clima politico teso anche in Italia
Meloni ha anche commentato il clima politico nel nostro Paese, definendolo deteriorato a causa di un “giustificazionismo” e soprattutto per il silenzio dell’opposizione rispetto ad alcuni fatti, oltre alle accuse pesanti rivolte in Parlamento. “Se un parlamentare ti dice che tu sei complice di genocidio, che cosa deve pensare il cittadino comune?“ ha detto la premier, sottolineando l’importanza della responsabilità nel dibattito pubblico.
Ha inoltre definito “irresponsabile usare la sofferenza a Gaza per attaccare il governo“, puntualizzando che le proteste in Italia non hanno come obiettivo alleviare le condizioni della popolazione palestinese, ma piuttosto colpire l’esecutivo.
Le parole di Meloni arrivano in un momento di grande tensione internazionale e interna, con la questione della Flotilla che rimane al centro dell’attenzione, così come le sfide sul fronte diplomatico e sociale. Il governo italiano ha sottolineato la volontà di agire con prudenza, mediazione e responsabilità, nel rispetto delle norme internazionali e della sicurezza dei cittadini coinvolti.






