La premier Giorgia Meloni ha espresso un giudizio netto sulla missione della Global Sumud Flotilla, definendo l’iniziativa priva di benefici concreti per la popolazione palestinese e sottolineando al contempo i disagi causati agli italiani coinvolti. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate oggi a Copenaghen nel corso di un incontro con i cronisti, nel quale ha anche anticipato l’impegno della Farnesina nel monitorare la situazione.
Meloni: “Nessun vantaggio per Gaza dalla Flotilla”
“Continuo a ritenere che tutto questo non porti alcun beneficio al popolo della Palestina, in compenso mi pare di capire che porterà molti disagi al popolo italiano”, ha affermato con fermezza la presidente del Consiglio. La missione umanitaria, partita alla fine di agosto con l’obiettivo di rompere il blocco navale israeliano e portare aiuti alla Striscia di Gaza, ha visto la partecipazione di oltre 50 imbarcazioni e attivisti provenienti da 44 paesi. Tuttavia, Meloni ha ribadito che finora non sono stati osservati risultati positivi per i palestinesi.
Nel frattempo, ha sottolineato che l’Italia si distingue per gli sforzi concreti compiuti a favore della popolazione di Gaza: “Siamo la nazione non islamica che ha evacuato più persone da Gaza per essere curate nei propri ospedali e siamo una delle prime nazioni al mondo per consegna di aiuti”. La premier ha inoltre ricordato che l’Italia è stata la prima a aprire un corridoio umanitario per i ricercatori palestinesi.
La Farnesina segue le operazioni e mantiene i contatti con gli italiani a bordo
Le operazioni di abbordaggio delle navi sono ancora in corso, ha spiegato Meloni, che ha confermato l’impegno del governo nel garantire la sicurezza degli attivisti italiani coinvolti nella missione. “L’unità di crisi della Farnesina è in contatto anche con gli avvocati di alcuni degli imbarcati della Flotilla”, ha aggiunto, precisando che si sta lavorando “minuto per minuto” per favorire il ritorno in Italia dei connazionali nel più breve tempo possibile.
Critiche alla sinistra e al movimento sindacale
Meloni ha poi criticato la maggior parte dell’opposizione italiana, in particolare la sinistra, per aver scelto una linea radicale, rifiutando di appoggiare una mozione unitaria a sostegno di un piano di pace per la crisi mediorientale condiviso da Paesi europei, arabi e dall’Autorità Nazionale Palestinese (ANP). “Mi dispiace che non abbiano seguito l’appello per l’unità”, ha detto.
Sulla mobilitazione sindacale, la premier ha espresso disappunto per lo sciopero generale indetto per venerdì in segno di protesta contro la situazione a Gaza. “Mi sarei aspettata che i sindacati non avessero scelto un weekend lungo per una simile iniziativa. Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme”, ha commentato Meloni.
Le dichiarazioni della presidente del Consiglio arrivano mentre la Global Sumud Flotilla continua a suscitare dibattiti a livello internazionale e nazionale, con implicazioni politiche e umanitarie che rimangono al centro dell’attenzione.






