Acceso scontro politico oggi in Aula alla Camera tra il Movimento 5 Stelle e la maggioranza di centrodestra riguardo alla recente missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e alle proteste connesse. Il confronto si è innescato durante le comunicazioni del vicepremier Antonio Tajani, con i pentastellati che hanno difeso il valore politico e civile della flottiglia umanitaria diretta alla Striscia di Gaza.
Tensioni in Aula sulla Global Sumud Flotilla
Il capogruppo del M5S, Riccardo Ricciardi, ha preso la parola per sottolineare la dimensione politica e umanitaria della missione: “Io ieri c’ero in quelle piazze che hanno protestato a Roma e non vedevate l’ora che assaltassero questi palazzi, invece è stata una manifestazione di indignazione per la postura su Gaza“. Ricciardi ha poi avvertito: “Qualsiasi cosa accada nessuno strumentalizzi, sarebbe repellente dopo non aver detto nulla in questi anni su Gaza”.
La flottiglia, partita tra agosto e settembre 2025 da diversi porti del Mediterraneo, tra cui Genova, Barcellona e Tunisi, è stata organizzata dalla coalizione internazionale Global Sumud Flotilla con l’obiettivo di rompere il blocco navale israeliano, portare aiuti umanitari e stabilire un corridoio di soccorso per la popolazione palestinese. La spedizione ha coinvolto oltre 50 imbarcazioni e più di 15.000 attivisti provenienti da 44 paesi, tra cui anche parlamentari italiani.
Reazioni della maggioranza e accuse di strumentalizzazione
La risposta della maggioranza di centrodestra è stata immediata e dura. Paolo Formentini della Lega ha condannato ogni forma di violenza: “Chi incendia le piazze uccide la democrazia, non sogniamo di abbattere il governo con la violenza”. Salvatore Caiata di Fratelli d’Italia ha definito “molto grave” la scelta di scendere in strada “nel tentativo di occupare strade e scuole” e ha invitato PD e Avs a sostenere la risoluzione di maggioranza sul piano di pace, escludendo invece i 5 Stelle accusati di speculazione politica.
Le proteste in diverse città italiane, organizzate anche dalla CGIL e dai sindacati di base, si sono svolte in concomitanza con la missione della flottiglia, con blocchi pacifici e alcuni episodi di scontri con le forze dell’ordine a Milano, Bologna e Brescia. Queste manifestazioni sono state spesso legate alla richiesta di un maggiore impegno umanitario nei confronti della popolazione di Gaza, duramente colpita dal conflitto in corso.
Il dibattito si inserisce in un contesto politico già teso per l’approvazione del recente decreto sicurezza, che ha provocato forti divisioni e proteste anche in Senato. La questione della Flotilla per Gaza, con il suo carico simbolico e politico, ha acceso ulteriormente gli animi in Parlamento, mettendo in luce le profonde divergenze tra le forze politiche sul tema della politica estera e dell’impegno umanitario.






