Dopo la missione della Global Sumud Flotilla e il conseguente arresto in Israele, stanno facendo ritorno in Italia i parlamentari italiani coinvolti nell’iniziativa umanitaria. A rassicurare sulle loro condizioni di salute è Angelo Bonelli, portavoce di Avs, che ha parlato direttamente con i deputati e senatori partecipanti.
Bonelli conferma: “I parlamentari della Flotilla stanno bene”
“Abbiamo parlato con loro e sappiamo che stanno bene, stanno rientrando in Italia” ha dichiarato Bonelli, riferendosi ai quattro parlamentari italiani a bordo della flottiglia: le eurodeputate Benedetta Scuderi (Europa Verde) e Annalisa Corrado (PD), il deputato Arturo Scotto (PD) e il senatore Marco Croatti (M5S). La missione, che ha visto la partecipazione di oltre 50 imbarcazioni provenienti da 44 paesi, aveva come obiettivo la rottura del blocco israeliano sulla Striscia di Gaza per portare aiuti umanitari.
Tuttavia, durante la protesta, sono emersi momenti di forte tensione. Secondo il racconto di Bonelli, il ministro della Sicurezza israeliano Ben Gvir avrebbe insultato gli attivisti della flottiglia, definendoli “terroristi” mentre erano accovacciati a terra. Bonelli ha definito questo episodio uno “show indecente”, sottolineando la gravità delle parole pronunciate da Gvir.
Critiche a Meloni e appello per la tutela degli attivisti
Sempre Bonelli ha espresso soddisfazione per il ritorno a casa di Benedetta Scuderi, ma ha manifestato “rabbia” per la situazione nelle spiagge di Gaza. Critico verso le parole della premier Giorgia Meloni, ha affermato che “sono arrivate parole indecenti e incendiarie” e che la presidente del Consiglio “condanna la Flotilla e non Netanyahu”. Bonelli ha inoltre sottolineato come in Italia ci sia comunque un forte sentimento di indignazione e una piazza che reagisce contro quella che ha definito una “pagina orribile della storia”.
La partecipazione dei parlamentari italiani alla Global Sumud Flotilla aveva già suscitato attenzione e preoccupazione, soprattutto dopo che tre aerei militari israeliani erano sorvolati la Sicilia, atterrando alla base di Sigonella, e dopo gli avvertimenti di Israele che aveva minacciato un trattamento severo ai partecipanti. Gli attivisti avevano chiesto una maggiore protezione diplomatica al governo italiano, con appelli rivolti anche al ministro degli Esteri Antonio Tajani e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La missione della flottiglia, che ha visto la partecipazione di medici, artisti, attivisti e politici di diversi Paesi, rimane uno degli episodi più significativi del 2025 nel contesto della crisi umanitaria della Striscia di Gaza.






