Fine vita, l’avvocato Gallo: “La richiesta di morte assistita deve avere risposte celeri”
Raccolta firme dell’associazione Luca Coscioni per “Liberi subito”
POLITICA (Firenze). Oggi si è tenuta l’udienza dinanzi al giudice per le indagini preliminari di Firenze, per decidere sulla richiesta di archiviazione formulata dal procuratore Pirozzoli, in relazione al procedimento a carico di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, indagati per il reato di “aiuto al suicidio” nei confronti di Massimiliano, 44enne di San Vincenzo, malato di sclerosi multipla. L’avvocato Filomena Gallo: “E’ importante perché nel momento in cui una persona malata chiede di accedere alla morte volontaria assistita, deve avere tempi certi di risposte. L’azienda sanitaria deve effettuare i propri compiti, stabiliti dalla Corte Costituzionale, in maniera celere perché quella persona soffre e reputa la propria sofferenza intollerabile ed è una malattia irreversibile. Interviene la legge regionale di iniziativa popolare perché non ci siano più malati come Federico Carboni che nelle Marche ha atteso due anni. Non sono tempi accettabili”. (Emanuele De Lucia/alanews)





