Vertice al Mimit con governo, aziende e stakeholder su decarbonizzazione, rilancio produttivo e nuovi investimenti per la sostenibilità e la competitività dell’industria siderurgica.
Taranto, 8 luglio 2025 – È in pieno svolgimento presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), a Palazzo Piacentini, una riunione cruciale che coinvolge tutte le amministrazioni interessate dall’accordo di programma interistituzionale per il futuro dell’ex Ilva di Taranto. Al centro del confronto, in corso a oltranza, vi è il destino del più grande stabilimento siderurgico d’Europa e dei suoi 4.050 lavoratori, 3.500 dei quali impiegati direttamente a Taranto.
Il ministro Adolfo Urso ha definito l’incontro “decisivo e inevitabile”, sottolineando come il governo abbia predisposto una sessione “no stop” iniziata alle 9:30 e che potrebbe protrarsi fino a tarda notte, “chiuderò la riunione solo quando ci sarà una decisione comune, positiva o negativa”, ha dichiarato ieri prima dell’avvio dei lavori.
Vertice tecnico al MIMIT per la decarbonizzazione
Questa mattina, presso la sede del MIMIT, si è svolto un vertice tecnico tra il Ministro Urso e il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, con la partecipazione di Agostino Scornajenchi, amministratore delegato di Snam, e rappresentanti tecnici di MIMIT e Mase. L’incontro ha avuto come focus l’approvvigionamento energetico necessario per il piano di decarbonizzazione dell’impianto siderurgico di Taranto.
Sono state analizzate diverse opzioni relative al gas da fornire agli impianti, in particolare in vista della realizzazione dei nuovi forni elettrici e degli impianti DRI (Direct Reduced Iron), fondamentali per garantire l’autonomia strategica nazionale. Questo incontro tecnico anticipa la riunione più ampia prevista per oggi, che coinvolgerà tutte le istituzioni nazionali e locali pugliesi firmatarie dell’accordo di programma per il rilascio della nuova autorizzazione integrale ambientale (AIA), requisito imprescindibile per la sostenibilità sanitaria e ambientale dello stabilimento.
Incontro con gli stakeholder e rilancio industriale
Parallelamente alle trattative istituzionali, il Ministro Urso e i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia hanno incontrato oltre 20 aziende e associazioni rappresentanti clienti e partner strategici per la società. L’obiettivo è stato quello di censire il fabbisogno nazionale di acciaio e allineare la ripresa produttiva dello stabilimento di Taranto alle esigenze reali del mercato italiano.
Urso ha ribadito la volontà del governo di far diventare l’acciaieria tarantina “la più rilevante in Europa, capace di soddisfare innanzitutto il fabbisogno interno del Paese, promuovendo un progetto di acciaio a chilometro zero per il sistema Italia”.
Il commissario straordinario Giancarlo Quaranta ha illustrato il piano industriale di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, puntando su interventi di manutenzione straordinaria, come il rifacimento dei due altoforni e la riattivazione degli impianti downstream, in vista di una produzione di 6 milioni di tonnellate annue entro il 2025. Particolare attenzione è stata posta anche sul porto di Taranto, considerato un hub strategico per le rotte marittime più sicure e rapide in Europa.
L’attenzione resta alta anche sul progetto del rigassificatore, infrastruttura chiave per il percorso di decarbonizzazione, e sulle trattative in corso con gruppi internazionali quali Baku Steel Company, Jindal Steel International e Bedrock Industries Management Co., che potrebbero rappresentare partner industriali di lungo termine per il rilancio della siderurgia tarantina.





