È stata rilasciata pochi minuti fa l’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) per lo stabilimento dell’ex Ilva di Taranto, un passaggio decisivo che garantisce la continuità operativa dell’impianto siderurgico. A darne notizia è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo durante il congresso della Cisl.
AIA per l’ex Ilva: lo stabilimento è salvo
“Mi è appena arrivato il messaggio che l’AIA per l’ex Ilva è stata rilasciata pochi minuti fa – ha dichiarato Urso –. Taranto continuerà, lo stabilimento è salvo. La siderurgia italiana è salva, l’industria italiana può ancora avere l’acciaio”. Queste parole sottolineano l’importanza dell’autorizzazione per la produzione siderurgica nazionale, fondamentale per il settore industriale e per l’economia del Paese.
L’Autorizzazione integrata ambientale è uno strumento normativo che consente di operare nel rispetto delle normative ambientali più rigorose, rappresentando un passo cruciale per assicurare la sostenibilità e la sicurezza dell’attività produttiva dell’impianto di Taranto, da sempre al centro di dibattiti per le sue implicazioni ambientali e sociali.
Il ruolo del ministro Adolfo Urso e il contesto sindacale
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy dal 2022, ha espresso soddisfazione per il rilascio dell’AIA, evidenziando l’importanza strategica della siderurgia per il tessuto produttivo italiano. Urso, senatore della Repubblica per Fratelli d’Italia e con una lunga esperienza politica e istituzionale, ha partecipato al congresso della Cisl, la Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, che da sempre rappresenta un interlocutore chiave per le tematiche del lavoro e dell’industria.
La Cisl, sindacato di ispirazione cattolica e riformista con oltre quattro milioni di iscritti, ha organizzato il congresso proprio in un momento di svolta per il settore industriale italiano. La conferma del rilascio dell’AIA rappresenta un segnale di stabilità e tutela occupazionale per i lavoratori dello stabilimento di Taranto, oltre a garantire la continuità di un settore strategico per l’economia nazionale.






