Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si è schierato nuovamente contro lo sto degli Euro 5: le sue parole
Nel contesto dell’incontro per la presentazione del progetto di sviluppo del Masterplan del polo logistico e urbano di Alessandria, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso con fermezza la posizione della Lega in merito al blocco delle auto Euro 5 previsto per i prossimi mesi. Salvini ha definito tale provvedimento una “follia”, sottolineando le conseguenze socio-economiche che coinvolgerebbero un milione di lavoratrici e lavoratori nella Pianura Padana, senza alcun beneficio tangibile per l’ambiente.
Salvini contro il blocco delle Euro 5: un emendamento per il rinvio
Il ministro Salvini ha annunciato la presentazione di un emendamento al Decreto Infrastrutture con l’obiettivo di rinviare il blocco della circolazione dei veicoli Euro 5, previsto a breve. Tale misura, ha spiegato, “sarebbe una follia lasciare a piedi un milione di famiglie e lavoratori”, dato che le restrizioni non apporterebbero miglioramenti ambientali significativi, ma metterebbero in difficoltà numerose persone. La proposta prevede una proroga fino al 31 dicembre 2026, concedendo così un anno e mezzo alle Regioni per individuare interventi ambientali alternativi, che non penalizzino la mobilità dei cittadini.
Critiche al Green Deal e al Superbollo: tutela del settore automobilistico
Nel corso del recente Dealer Day di Verona, Salvini ha riaffermato la volontà di abolire il Superbollo, una tassa che grava sulle auto ad alta potenza, definendola “inutile” e dannosa per un settore già in crisi. Il ministro ha inoltre criticato duramente il Green Deal europeo e il piano che impone il divieto di vendita di auto a combustione dal 2035, definendo queste politiche “una follia” che rappresenterebbero “la morte economica, commerciale e industriale del nostro Continente”. Salvini ha ribadito il proprio “no” a una transizione ecologica imposta dall’alto, che escluda il mercato e i bisogni reali dei cittadini, sostenendo la necessità di un approccio più equilibrato che non penalizzi l’industria automobilistica e il ceto medio.
Con queste posizioni, Matteo Salvini si pone come protagonista della battaglia politica per la difesa degli interessi degli automobilisti italiani e per una revisione delle politiche ambientali che tengano conto delle realtà economiche e sociali del Paese.






