Roma, 13 novembre 2025 – Elon Musk, imprenditore e figura di spicco a livello globale, torna a puntare i riflettori sull’Italia e il suo drammatico calo demografico. Il magnate sudafricano naturalizzato statunitense ha riaffermato, attraverso un post su X (ex Twitter), che “l’Italia sta scomparendo” a causa del tasso di natalità ai minimi storici.
Il post di Elon Musk sulla natalità in Italia
Nel suo breve messaggio social, accompagnato da un’immagine del tricolore piantato in una città in fiamme, Musk ha commentato dati Istat recenti, evidenziando che il tasso di natalità italiano è sceso a 1,13 figli per donna, con circa 370.000 neonati nel 2024, il numero più basso dall’Unità d’Italia. Questa contrazione demografica, secondo Musk, rappresenta una sfida enorme per il futuro del paese e rischia di compromettere la tenuta sociale e culturale della nazione.
Già in passato, Musk, padre di 14 figli, aveva sottolineato come il calo delle nascite in molte parti del mondo possa portare a un “crollo della civiltà”, una visione che oggi trova conferma anche nei dati più recenti.
Italy is disappearing https://t.co/qrmODieZhS
— Elon Musk (@elonmusk) November 12, 2025
Situazione attuale e normativa italiana sul parto anonimo
In Italia esiste una normativa, il Dpr 396 del 2000, che tutela il diritto delle donne a partorire in ospedale in modo anonimo e gratuito, a prescindere dalla loro nazionalità o situazione documentale. Tale legge permette a chi decide di non riconoscere il neonato di farlo in anonimato, attivando un iter che prevede la segnalazione al tribunale dei minori.
Secondo stime della Società Italiana di Neonatologia, ogni anno circa 300 bambini nascono senza essere riconosciuti. I motivi che spingono le madri a questa scelta sono spesso legati a condizioni di disagio psichico, sociale o economico, con un 21% dei casi riconducibile a problemi di salute mentale e un 40% delle madri senza fissa dimora.
Un caso recente ha riportato l’attenzione pubblica: il neonato lasciato nella “Culla per la Vita” del Policlinico di Milano durante la mattina di Pasqua ha riacceso il dibattito sull’abbandono e sulla necessità di diffondere maggiore consapevolezza sulle possibilità legali offerte dalla normativa vigente.





