La premier Meloni si è impegnata ad aumentare la spesa militare e a garantire investimenti per le imprese italiane negli USA, ma la Schlein parla di bilancio negativo
In un’intervista esclusiva rilasciata al Sole 24 Ore, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha espresso le sue critiche riguardo alla recente visita della premier Giorgia Meloni negli Stati Uniti. Secondo Schlein, la premier ha promesso un aumento della spesa militare italiana e ha garantito investimenti per 10 miliardi di euro dalle imprese americane, ma ha fallito nel trovare soluzioni concrete per sostenere le aziende italiane colpite dai dazi o nel prevenire le delocalizzazioni.
Un bilancio insoddisfacente
“Per ora, non mi sembra un gran bilancio“, ha dichiarato Schlein, evidenziando che Meloni sembra aver ottenuto solo la promessa di una visita di Donald Trump in Italia, senza vantaggi tangibili per il settore produttivo italiano. La leader del PD ha sottolineato che dialogare con Trump non è problematico, ma è fondamentale farlo con fermezza, evitando di dare al presidente americano l’idea di poter trattare bilateralmente con ogni singolo Paese. Questo approccio, secondo Schlein, potrebbe indebolire l’Unione Europea, un obiettivo che Trump cerca costantemente di perseguire.
Rischi economici e protezionismo
Schlein ha anche messo in guardia sui potenziali danni economici derivanti dalle politiche protezionistiche di Trump, che potrebbero colpire in modo particolare le imprese e i lavoratori italiani. “Dobbiamo evitare a tutti i costi una guerra commerciale che avrebbe conseguenze disastrose, sia a livello globale che per un Paese come il nostro“, ha affermato. Ha ribadito l’importanza di un’Europa unita e coesa, pronta a prendere misure efficaci contro le Big Tech americane che sostengono Trump.
Collaborazione su temi nazionali
Oltre ai temi economici, Schlein ha toccato anche questioni relative all’energia e al salario minimo, dichiarando che il PD è sempre disponibile a collaborare su questioni di rilevanza nazionale. Tuttavia, ha lamentato che, a differenza di quanto avvenuto in altre nazioni europee, il governo Meloni non ha convocato il partito per discutere della questione dei dazi. Questo silenzio, secondo la leader democratica, rappresenta un segnale preoccupante e un’opportunità persa per affrontare le sfide economiche congiunte.
In conclusione, la posizione di Schlein evidenzia la necessità di un approccio più incisivo e collaborativo per affrontare le sfide economiche e diplomatiche che l’Italia deve affrontare nel contesto internazionale, sottolineando l’importanza di un’Unione Europea forte e coesa.






