Si sono concluse le elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto. La tornata elettorale ha confermato il dominio del centrosinistra in Campania e Puglia, rispettivamente con Roberto Fico e Antonio Decaro, mentre il Veneto rimane nelle mani del centrodestra con la vittoria di Alberto Stefani, giovane leader della Lega e vicesegretario federale del partito. Il risultato rappresenta un importante banco di prova per le forze politiche nazionali, con Matteo Renzi che rilancia l’idea di un’alternativa unita all’attuale governo di Giorgia Meloni.
Campania e Puglia: conferme per il centrosinistra con Fico e Decaro
In Campania, la vittoria di Roberto Fico è stata netta, con una percentuale di voti attorno al 58% secondo le proiezioni Opinio per la Rai. Fico, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle e già presidente della Camera, ha guidato una coalizione ampia che include il Partito Democratico e altre forze progressiste. Il suo rivale, il meloniano Edmondo Cirielli, si è attestato intorno al 36,5%. Il successo del centrosinistra è stato accolto con entusiasmo dal M5S, che ha festeggiato sui social e nel comitato elettorale a Napoli, dove si sono recati anche Giuseppe Conte e altri leader di Avs.
Anche in Puglia si registra il trionfo del centrosinistra con Antonio Decaro, sindaco uscente di Bari e presidente uscente dell’ANCI, che ha ottenuto quasi il 67% dei voti. Decaro, ingegnere civile e politico di lungo corso nel Pd, ha saputo consolidare il consenso costruito in dieci anni di amministrazione cittadina. Il suo sfidante, l’imprenditore di centrodestra Luigi Lobuono, si è fermato intorno al 31%. Decaro ha sottolineato la responsabilità di guidare la Puglia verso nuove sfide, mentre il presidente uscente Michele Emiliano ha elogiato la sua classe dirigente plurale e il lavoro svolto negli anni.
Veneto: Alberto Stefani prosegue sulla linea Zaia
La vittoria più rilevante per il centrodestra è quella di Alberto Stefani in Veneto, che con oltre il 61% dei voti ha battuto il centrosinistra. Stefani, nato a Camposampiero nel 1992, è il più giovane vicesegretario federale della Lega ed è stato eletto presidente della Regione Veneto dopo un percorso politico che lo ha visto deputato e sindaco di Borgoricco.
Il presidente uscente Luca Zaia ha telefonato a Stefani per congratularsi e ha sottolineato le sfide che attendono il nuovo governatore, auspicando un lavoro di squadra per mantenere alto il profilo della regione. La coalizione di centrodestra ha confermato il proprio radicamento in Veneto, con la Lega che continua a giocare un ruolo centrale ma con un crescente peso anche di Fratelli d’Italia e di altre forze alleate.
Elezioni regionali: affluenza in calo
La premier Giorgia Meloni ha definito la vittoria di Stefani “frutto della serietà del centrodestra” e ha rivolto i suoi complimenti anche ai vincitori in Puglia e Campania, auspicando che possano realizzare al meglio i loro mandati nell’interesse dei cittadini.
Dall’opposizione, Matteo Renzi ha rilanciato il concetto che “Meloni non è invincibile se l’alternativa è unita”, citando i risultati positivi del centrosinistra in queste elezioni regionali e nelle ultime tornate elettorali come la Toscana. Renzi ha inoltre preannunciato che Meloni tenterà di cambiare la legge elettorale, ma ha sottolineato che con la legge attuale la premier rischia di perdere la guida del governo alle prossime politiche.
Tra i dirigenti del Pd, Giuseppe Provenzano ha parlato di “messaggio chiaro dal Sud contro le disuguaglianze e le false promesse della destra”, mentre Francesco Boccia ha evidenziato che “il centrosinistra, quando è unito, è capace di costruire un’alternativa e può puntare a diventare maggioranza anche in regioni chiave come Campania e Puglia”.
L’affluenza ha registrato un calo significativo rispetto alle precedenti elezioni, attestandosi intorno al 43,64% complessivo, con punte del 44,64% in Veneto, 44,05% in Campania e 41,83% in Puglia.






