Padova, 15 ottobre 2025 – Si è aperta ufficialmente a Padova la campagna elettorale per le elezioni regionali in Veneto, con Luca Zaia protagonista a sostegno di Alberto Stefani, candidato alla presidenza della Regione per la coalizione di centrodestra. Durante l’incontro al PalaGeox, Zaia ha lanciato un messaggio chiaro e deciso: “Qui in Veneto la partita è una sola: dobbiamo prendere molto più dei lombardi ed è chiusa lì”.
Zaia si candida capolista in ogni provincia
Nel corso dell’evento, il presidente uscente del Veneto ha annunciato la sua candidatura come capolista in ogni provincia della regione. “Posso capire tutto ma non i veti – ha detto Zaia – e allora ho detto: se sono un problema, cercherò di diventare un problema reale”. La sua mossa è stata accolta da un lungo applauso e da un fonometro che ha raggiunto i 128 decibel, superando la performance di Matteo Salvini nella stessa sala.
Zaia ha sottolineato l’importanza della coesione e della determinazione nella squadra della Lega, definendola “una famiglia e una squadra” e ricordando anche la mobilitazione di 2 milioni e 328mila veneti al referendum sull’autonomia otto anni fa.
La campagna elettorale e il ricordo dei carabinieri
Il governatore veneto ha anche ricordato con rispetto i tre carabinieri delle forze speciali recentemente uccisi, auspicando una partecipazione numerosa ai loro funerali, cui parteciperà anche il presidente della Repubblica Mattarella.
Zaia ha invitato i militanti e i sostenitori a un impegno capillare nel territorio: “Dobbiamo andare casa per casa per far conoscere Stefani presidente e il programma per il Veneto”. Il candidato Alberto Stefani, classe 1992, è attualmente vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta, nonché deputato e sindaco uscente di Borgoricco. La sua candidatura è sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati.
L’appuntamento con le elezioni regionali è fissato per la fine di novembre 2025 e sarà un test importante per la coalizione di centrodestra, che punta a confermare il dominio in Veneto dopo i quindici anni di presidenza di Zaia.
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