È ripreso oggi nell’Aula della Camera l’esame del ddl Valditara che disciplina il consenso informato per l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole. La discussione è segnata da un forte confronto tra maggioranza e opposizioni, con queste ultime intenzionate a proseguire con interventi massicci, facendo prevedere un probabile slittamento nell’approvazione del testo.
Le critiche delle opposizioni contro il ddl Valditara
L’avvio della seduta è stato caratterizzato dalle richieste dei partiti di intervenire sui lavori della giornata precedente. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Marco Grimaldi, ha espresso un duro giudizio sul comportamento del ministro Valditara: “Noi crediamo che il ministro sarebbe dovuto venire qui, ascoltare il dibattito e, come suo diritto, prendere la parola se c’era qualcosa da precisare. Un ministro che non ascolta il dibattito, che dice che le opposizioni non hanno letto il testo, costruisce una gaffe dopo l’altra, e poi ci dice che ci dobbiamo vergognare. Noi non ci vergogniamo”.
Sulla stessa linea si è espresso il deputato del Partito Democratico, Andrea Casu, che ha denunciato un atteggiamento irrispettoso verso il Parlamento: “Noi siamo qui ore e ore per dare un contributo al dibattito e poi ci ritroviamo a vivere momenti come quello di ieri. Il Parlamento è relegato a buca delle lettere. Non potete venire qui pochi minuti ad insultarci. Non ci vergogniamo, l’unica cosa di cui ci vergogniamo è avere Valditara come ministro”.
La posizione dei gruppi parlamentari
Anche altri esponenti delle opposizioni hanno preso posizione. Anna Laura Orrico del Movimento 5 Stelle ha sottolineato che sul tema dell’educazione affettiva si sarebbe dovuto cercare un “punto di equilibrio” per i giovani, auspicando un lavoro parlamentare condiviso che invece “è diventato oggetto di strumentalizzazione e propaganda ideologica da parte del governo”.
Daniela Ruffino di Azione ha definito la giornata precedente come una “pagina triste da non ripetersi”, esprimendo fiducia nella scuola italiana e criticando l’ostilità verso gli emendamenti presentati, che “sono stati tutti cassati”. Infine, Roberto Giachetti di Italia Viva ha dichiarato di non aver ancora compreso le ragioni che hanno portato all’adozione del provvedimento.
Il confronto parlamentare sul ddl Valditara prosegue quindi in un clima di tensione, con le opposizioni determinate a prolungare il dibattito e mettere in discussione il testo così come proposto.






