In un’intervista rilasciata in Transatlantico, l’ex generale e attuale eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, ha contestato con fermezza le notizie diffuse sull’impiego di droni russi in territorio europeo. Secondo Vannacci, infatti, “non ci sono prove tangibili” a sostegno di queste affermazioni, che definisce “propaganda occidentale molto aggressiva”.
L’accusa di propaganda sulle incursioni dei droni russi
Vannacci ha sottolineato che, nonostante si parli di una presunta invasione dell’Europa da parte di droni russi, “non li catturano mai questi droni? Possibile che non abbiamo mai una prova concreta?”. L’ex generale ha evidenziato che l’Occidente dispone “dei sistemi anti-droni più avanzati del mondo” e pertanto ritiene improbabile che tali incursioni non vengano intercettate o documentate.
Questa posizione si inserisce in un più ampio dibattito politico e militare riguardante il conflitto in Ucraina, dove Vannacci si è detto critico verso l’atteggiamento della Unione Europea, definendolo “masochista” per la sua insistenza nel sostenere una guerra ad oltranza. L’eurodeputato leghista ha affermato che “la pace giusta non esiste” e ha auspicato una soluzione negoziata, indicando come interlocutore chiave l’ex presidente americano Donald Trump, con cui sarebbe auspicabile collaborare per raggiungere un accordo di pace “ragionevole”.
Il quadro della guerra in Ucraina secondo Vannacci
Vannacci ha espresso anche un giudizio severo sulla capacità di Kiev di sostenere il conflitto, ricordando che “solo nel 2025 sono stati 160mila i giovani ucraini che hanno lasciato il Paese per evitare il fronte”. L’alternativa, secondo lui, sarebbe “andare a combattere e a morire per Kiev”. L’ex generale ha lamentato la mancanza di un percorso di pace concreto, attribuendo alle leadership europee la responsabilità di preferire la prosecuzione delle ostilità per paura di perdere consenso politico.
Le dichiarazioni di Vannacci rappresentano un punto di vista critico e controverso che si inserisce nel più ampio scenario delle tensioni internazionali legate al conflitto ucraino e alle dinamiche geopolitiche che ne derivano.






