Il governo italiano, con l’approvazione al Senato del decreto Bollette, stanzia circa 3 miliardi per sostenere famiglie e imprese contro il caro energia: le parole di Meloni
Con l’approvazione definitiva al Senato del decreto bollette, il governo italiano ha avviato un intervento significativo per alleviare il peso delle bollette energetiche su famiglie e imprese. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha comunicato attraverso i suoi canali social che l’esecutivo ha previsto un investimento di circa 3 miliardi di euro, mirato a sostenere i cittadini nell’affrontare l’aumento dei costi energetici. Questo provvedimento si propone non solo di ridurre le spese per energia elettrica e gas, ma anche di promuovere l’efficienza energetica e di tutelare i gruppi più vulnerabili.
Contributi per le famiglie
Meloni ha sottolineato che le famiglie con un ISEE fino a 25.000 euro riceveranno un contributo straordinario di 200 euro. Questa somma si aggiunge ai bonus già esistenti per chi ha un reddito basso, portando il beneficio complessivo fino a 500 euro per le famiglie più bisognose. Questo intervento rappresenta un passo importante per contrastare l’aumento dei costi della vita, in un periodo in cui molte famiglie faticano a far fronte alle spese quotidiane.
Sostenibilità e efficienza energetica
Il decreto non si limita a misure economiche immediate; mira anche a creare una rete di protezione per coloro che producono energia, incentivando pratiche più sostenibili e responsabili. Il governo, infatti, intende promuovere investimenti in fonti rinnovabili e in tecnologie per l’efficienza energetica, un passo fondamentale per garantire un futuro energetico più sostenibile.
Un percorso di rinnovamento
La premier ha poi garantito che questo è solo l’inizio di un percorso di rinnovamento e sostegno. “Non ci fermeremo qui“, ha affermato Meloni, annunciando che il governo continuerà a lavorare con serietà e determinazione per affrontare il caro energia e supportare chi ne ha bisogno. Le prossime settimane saranno quindi cruciali per monitorare l’impatto di queste misure e per eventuali ulteriori interventi, in un contesto economico ancora fragile e in evoluzione.






