Roma, 25 giugno 2025 – Durante un’audizione congiunta delle Commissioni Attività Produttive e Ambiente della Camera, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha fornito aggiornamenti importanti sul piano nazionale relativo al deposito delle scorie nucleari e sull’impiego di nuove tecnologie nucleari sostenibili in Italia.
Deposito nazionale per scorie nucleari: tempi e procedure
Secondo le stime più recenti della Sogin, l’autorizzazione unica per il deposito nazionale destinato allo smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi a bassa e molto bassa attività è attesa per il 2029, mentre la messa in esercizio dell’impianto è prevista per il 2039. Il deposito accoglierà rifiuti provenienti da attività industriali, di ricerca, medico-sanitarie e dalla gestione passata degli impianti nucleari italiani.
Il ministro Pichetto Fratin ha sottolineato che le aree individuate per la costruzione del deposito nazionale sono 51 e che il processo di selezione è ancora in corso, con una procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che consentirà un coinvolgimento attivo delle amministrazioni locali. Solo dopo l’approvazione definitiva della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) si potrà procedere con l’acquisizione delle manifestazioni d’interesse da Regioni ed Enti locali e con ulteriori indagini tecniche.






