Decreto Cutro, Landini: “Non siamo coglioni, usano migranti per non parlare dei problemi del Paese”
Il segretario della Cgil: “Le pensioni si reggono anche per i contributi dei migranti”
POLITICA (Roma). “Vergognoso che anziché affrontare i problemi che questo Paese ha di precarietà, di salari che non arrivano alla fine del mese, di ingiustizia, si tenta di costruire di nuovo una cultura come se dovessimo avere paura delle persone che scappano da paesi in guerra, dove rischiano di morire o dove sono sfruttati. Bisogna abolire la legge Bossi-Fini e strutturarsi per fare dell’immigrazione un elemento di crescita del nostro Paese. In atto un tentativo studiato di farci evitare di discutere delle riforme che rimettano al centro i bisogni delle persone, questo è un disegno pericoloso già visto in passato. Non siamo coglioni, capiamo quello che sta succedendo e bisogna dirlo con chiarezza. E non dimentichiamoci che le nostre pensioni sono in piedi anche grazie ai contributi pagati dai migranti. Per noi il mese di maggio sarà un mese di manifestazioni anche per questo”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, alla manifestazione contro il Decreto Cutro. (Marco Vesperini/alanews)
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