È stata una giornata segnata da forti tensioni politiche alla Camera dei Deputati, dove le opposizioni hanno chiesto la sospensione del ddl femminicidio, nel corso dell’esame del provvedimento che mira a contrastare la violenza di genere. La richiesta, avanzata da Avs e sostenuta da Italia Viva, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, è stata però respinta a maggioranza.
Ddl femminicidio: richiesta di sospensione e accuse di tradimento
La richiesta di sospensione del ddl è arrivata subito dopo la concomitante discussione al Senato del ddl sugli stupri, che ha visto la maggioranza chiedere un maggiore approfondimento. Marco Grimaldi di Avs ha sottolineato la necessità di fermare il provvedimento fino a quando la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, non chiarirà la posizione della maggioranza e confermerà se l’accordo con le opposizioni sul tema delle violenze di genere sia ancora valido.
Nel corso della seduta, il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Quartini, ha denunciato un «tradimento del patto di lealtà» siglato al Senato, definendo inaccettabile il comportamento della maggioranza proprio nella giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. La capogruppo del Partito Democratico, Chiara Braga, ha aggiunto che si tratta di «una violenza non contro le opposizioni, ma contro le donne».
Interventi e confronto con il governo
Dopo il rigetto della sospensione, i parlamentari delle opposizioni hanno utilizzato gli ordini del giorno per sollecitare chiarimenti al governo, rivolgendosi in particolare alla ministra Eugenia Roccella. La titolare del dicastero per la famiglia e le pari opportunità, in carica dal 2022 nel governo guidato da Giorgia Meloni, è stata chiamata a fare luce sulle divergenze emerse e a confermare l’impegno dell’esecutivo nella lotta contro la violenza di genere.
Le tensioni registrate oggi alla Camera testimoniano le difficoltà di costruire un consenso ampio su un tema delicato come quello del femminicidio, che resta una priorità nazionale ma al contempo oggetto di forti contrasti politici.






