Giorgia Meloni si prepara a un’importante missione a Washington, chiedendo a Donald Trump di scegliere per la via dei “dazi zero”
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, si prepara a un incontro cruciale con il presidente statunitense Donald Trump il 17 aprile, all’indomani di una pausa di 90 giorni nell’applicazione dei dazi commerciali. Questo slittamento, sebbene accolto con favore, non cambia l’approccio della premier, che ribadisce l’intento di perseguire un accordo commerciale che porti a una situazione di “zero per zero” dazi. La missione a Washington, inoltre, si inserisce in un contesto geopolitico particolarmente delicato, dove l’unità europea deve essere preservata.
La reazione alle dichiarazioni di Trump
La giornata di oggi, segnata dalle dichiarazioni di Trump, ha generato reazioni contrastanti. La sua affermazione di avere “leader pronti a baciarmi il c***” ha provocato sconcerto, alimentando critiche da parte dell’opposizione. La posizione di Meloni sembra essere quella di affrontare la situazione con determinazione, sottolineando che andrà negli Stati Uniti “con la schiena dritta” e con l’intenzione di sostenere le posizioni europee. Questo passo è considerato essenziale per evitare che le relazioni bilaterali danneggino l’unità europea, come avvertito dal ministro francese dell’Industria.
L’importanza del rispetto reciproco
Il ministro degli Affari europei, Tommaso Foti, ha difeso l’operato di Roma, sottolineando l’importanza del rispetto reciproco nelle relazioni internazionali. La sua osservazione, che mette in luce il doppio standard percepito nei rapporti con gli Stati Uniti, è stata ben accolta da altri membri del governo, che hanno fatto eco alla necessità di un approccio coeso.
Le sfide della missione
In vista del summit, Meloni e il suo team sono consapevoli delle sfide da affrontare. Secondo Politico, anche se Meloni è vista come un buon emissario, il suo successo dipenderà dalla capacità di influenzare positivamente la posizione di Trump sui dazi, che hanno già mostrato di nuocere all’economia italiana. Le incertezze rimangono, ma la frenata del presidente americano offre uno spiraglio per una trattativa più favorevole.
La missione si svolgerà mentre Meloni parteciperà a eventi ufficiali, inclusa una serata di gala al Quirinale in onore dei reali britannici. Questo elemento di protocollo non toglie l’attenzione dalla sua agenda politica, che prevede incontri strategici anche con il vicepresidente americano J.D. Vance al suo ritorno in Italia. Con la necessità di mantenere l’unità europea al centro della sua strategia, Meloni si prepara a negoziare per una sospensione definitiva dei dazi, consapevole che il contesto richiede un approccio cauto e ben ponderato.






