Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio Conti Pubblici Italiani, ha affermato che gli Stati Uniti non vedono l’Europa come un nemico, ma si concentrano sulla Cina, la vera sfida globale
Carlo Cottarelli, noto economista e direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani presso l’Università Cattolica di Milano, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulle dinamiche globali tra Stati Uniti e Cina. Durante l’evento “Previdenza in Tour”, organizzato da Cassa Dottori Commercialisti a Milano, Cottarelli ha affermato che gli USA non vedono l’Europa come un avversario nella loro strategia commerciale, ma piuttosto come un partner con cui cercano di collaborare.
La vera sfida è la Cina
Secondo Cottarelli, la vera sfida per gli Stati Uniti risiede nella Cina, che egli definisce il “vero nemico” dell’America. Questa affermazione mette in luce come, per la prima volta dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, si stia assistendo a un equilibrio di potere tra due potenze egemoni: Stati Uniti e Cina. Cottarelli ha sottolineato che, a differenza dell’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda, che non era in grado di competere economicamente con gli USA, la Cina ha oggi una forza comparabile, se non superiore.
Rivalità senza precedenti
La crescente influenza economica e politica della Cina ha portato a una rivalità senza precedenti, che potrebbe influenzare le politiche internazionali nei prossimi anni. Cottarelli ha quindi suggerito che gli Stati Uniti potrebbero cercare un riavvicinamento con l’Europa, riconoscendo l’importanza di alleanze strategiche per contrastare l’ascesa cinese. Questo approccio potrebbe implicare una maggiore cooperazione in settori come la tecnologia, il commercio e la sicurezza, temi cruciali per affrontare le sfide globali attuali.
Implicazioni per la stabilità economica globale
In questo contesto, è fondamentale considerare come le scelte politiche americane influenzeranno non solo le relazioni transatlantiche, ma anche la stabilità economica globale. La competizione tra Stati Uniti e Cina non riguarda solo il commercio, ma si estende a questioni come la sicurezza informatica e le risorse naturali, rendendo la situazione ancora più complessa. In un mondo interconnesso, le decisioni strategiche delle potenze mondiali avranno ripercussioni dirette su economie più piccole e paesi in via di sviluppo, evidenziando l’importanza di un dialogo costruttivo e di alleanze strategiche.






