Roma, 16 settembre 2025 – Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha tracciato un quadro realistico e pragmatico sulle sfide che l’Italia deve affrontare in ambito di sicurezza nazionale, in particolare riguardo alla necessità di colmare il divario tecnologico e operativo nelle difese aeree. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate a margine del forum Defence Procurement tenutosi a Roma, evento in cui si è discusso delle strategie di modernizzazione delle forze armate italiane.
Gap tecnologico e strategie di rafforzamento delle difese aeree

“Ho detto mille volte che attacchi come quelli ricevuti da Israele su di noi non avrebbero la stessa percentuale di successo. Ma noi cresciamo e ogni mese colmiamo un pezzo del gap, purtroppo ci vorranno anni”, ha affermato Crosetto, sottolineando la necessità di un percorso lungo e graduale per raggiungere livelli adeguati di protezione. Il ministro ha poi spiegato che la strategia italiana si è ispirata agli sviluppi bellici in Ucraina, che hanno evidenziato l’importanza cruciale delle capacità di difesa aerea contro attacchi missilistici e di droni.
Crosetto ha evidenziato come l’Italia stia investendo significativamente nella ricerca e nello sviluppo per potenziare la capacità di rilevamento e risposta agli attacchi aerei: “Abbiamo accelerato sulla ricerca, ma non riusciremo a colmare un gap ventennale in due o tre anni”. Questo processo, ha aggiunto, è fondamentale per garantire che il Paese possa difendersi efficacemente da minacce moderne e complesse, anche se “non ci sarà mai una guerra”, ma la preparazione è imprescindibile.
Difesa, Crosetto: “Pronti a prolungare presenza Samp/T e Caew sul fronte est”
Il ministro Crosetto ha precisato che non sono state avanzate richieste specifiche di nuove forniture, ma è emersa una necessità di mantenere o estendere la presenza di assetti già operativi. In particolare, l’Italia è pronta a concedere più tempo di utilizzo ai sistemi di difesa missilistica Samp/T dislocati sul fronte est e agli aerei radar Caew impegnati nelle attività di controllo della zona. Crosetto ha evidenziato come questa disponibilità rappresenti un impegno considerevole, considerando che l’Italia è già “tra i maggiori contributori della NATO” nell’ambito delle operazioni in Ucraina.
Il ministro ha inoltre commentato le indiscrezioni sulle forniture di Eurofighter, chiarendo che attualmente non vi sono richieste concrete in tal senso. La strategia italiana, allineata con la Nato, punta a garantire un supporto efficace senza però considerare ipotesi di un coinvolgimento diretto nel conflitto.
Crosetto ha sottolineato che, dal punto di vista dell’Italia e dell’Alleanza Atlantica, la guerra non rappresenta una minaccia imminente per il territorio nazionale. “La guerra, per quanto riguarda l’Italia e la Nato, non è vicina, non è neanche tra le possibilità che ci siamo posti”, ha detto, precisando che la situazione reale e preoccupante è invece quella creata dalla Russia, la quale ha avviato le operazioni militari in Ucraina.






