Sarajevo, 24 dicembre 2025 – Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha sottolineato a Sarajevo l’importanza dell’impegno dell’Italia per la pace e la stabilità nei Balcani occidentali, una regione strategica per la sicurezza europea. Nel corso di un incontro cordiale con la componente serbo-bosniaca della presidenza tripartita, Željka Cvijanović, e con il Ministro della Difesa della Bosnia-Erzegovina, Zukan Helez, Crosetto ha ribadito il sostegno italiano al percorso di integrazione europea ed euro-atlantica della Bosnia-Erzegovina.
Crosetto: l’impegno italiano nella missione EUFOR Althea e il futuro comando
Il Ministro ha evidenziato come la missione EUFOR Althea rappresenti un pilastro fondamentale per il mantenimento della pace nella regione. L’Italia contribuisce a questa operazione con uomini, mezzi e competenze e assumerà il comando della missione nel 2026. A tal proposito, Crosetto ha dichiarato: «La Difesa italiana è pronta a rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale anche a livello industriale, sostenendo la modernizzazione dello strumento militare bosniaco».
La presenza italiana nei Balcani occidentali è significativa: oltre al contributo nella missione EUFOR Althea, l’Italia mantiene un contingente di circa 330 militari in Bosnia-Erzegovina, che operano anche presso il NATO Headquarters di Sarajevo. Inoltre, l’Italia è impegnata con circa 820 militari nella missione NATO Joint Enterprise in Kosovo, confermando così il suo ruolo chiave per la sicurezza regionale.
Dialogo e cooperazione bilaterale con le autorità bosniache
L’incontro di Crosetto con Željka Cvijanović, presidente di turno della Bosnia-Erzegovina e figura di rilievo politica a guida della componente serbo-bosniaca, nonché con il collega Zukan Helez, ha rappresentato un momento per rafforzare il dialogo e la collaborazione tra l’Italia e la Bosnia-Erzegovina. Il Ministro ha sottolineato l’importanza di sostenere il percorso di integrazione europea del Paese, la cui candidatura all’Unione Europea è stata riconosciuta recentemente.
Questa visita si inserisce nel contesto di un più ampio impegno italiano nei Balcani, che vede il rafforzamento delle relazioni politiche, economiche e militari con i Paesi della regione, al fine di garantire stabilità, sicurezza e sviluppo sostenibile in un’area cruciale per l’Europa.




