Cospito, Peggiorano le condizioni dell’uomo. La politica si divide sul chiedere aiuto a Nordio
De Cristofaro: “Non può morire in carcere. Tuteliamo diritti umani”. Foti: “Meglio non parlarne”
POLITICA (Roma). Le condizioni di salute dell’anarchico detenuto al 41 bis nel carcere di Sassari, Alfredo Cospito, sono sempre più gravi. L’uomo sta conducendo uno sciopero della fame dal 19 ottobre per chiedere la fine del carcere duro, previsto per mafiosi e terroristi, nei suoi confronti. Negli ultimi mesi sono aumentate le manifestazioni in Italia in sostegno dell’anarchico per invocare l’intervento del ministro Nordio per far concludere lo sciopero. “Non è il ministro che deve intervenire ha detto Mulé -. Invoco un precedente pericoloso se viene meno il rigore per delle proteste”. Ben più fermo il Capogruppo di FdI alla Camera Foti: “intervento di Nordio? Se si vuole ottenere qualcosa è meglio non parlarne”. Nell’opposizione la situazione è diversa ed infatti Pd e Avs si stanno muovendo per tutelare i diritti umani del detenuto. “Ho presentato due interrogazioni ma non ho avuto risposte. Tuteliamo i suoi diritti perché non può morire in carcere”, ha dichiarato il senatore De Cristofaro. (Davide Di Carlo/alanews)
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