Roma, 22 dicembre 2025 – Nel corso di un’intervista rilasciata al TgLa7 e condotta da Enrico Mentana, Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha espresso un giudizio critico sull’ultima manovra economica del governo e ha commentato gli sviluppi della crisi ucraina, sottolineando il ruolo marginale dell’Unione Europea nelle attuali trattative di pace.
Conte e la manovra “generosa con le banche”che penalizza i lavoratori
Secondo Conte, la recente legge di bilancio rappresenta «una manovra generosa perché porta regali di Natale all’industria delle armi, alle banche e ai giganti del web americani, addirittura ad Amazon». Il leader del M5S ha aggiunto che, a rimetterci, sono principalmente i lavoratori e i cittadini, «coloro che subiscono il crollo dei salari reali», ai quali, nelle sue parole, «vengono destinate solo le briciole».

Un altro punto di forte critica riguarda la presenza di una norma che, a suo avviso, «calpesta e penalizza i lavoratori sottopagati», una misura che era stata già fermata in estate ma reinserita nella manovra con la complicità della maggioranza di governo. Conte ha denunciato che questa disposizione impedisce ai lavoratori di ottenere gli arretrati dovuti anche quando un giudice ne accerta il diritto, in violazione dell’articolo 36 della Costituzione.
Inoltre, ha evidenziato come la maggioranza abbia respinto proposte volte all’introduzione di un salario minimo legale e ad aumentare gli stipendi, mentre ha aumentato i rimborsi per ministri e sottosegretari, definendo questa situazione «il mondo al contrario». Il presidente del M5S ha concluso il suo intervento annunciando una ferma opposizione a tale “ennesimo scempio” legislativo.
Spiragli di pace in Ucraina, ma l’Europa resta ai margini
Sul fronte internazionale, Conte si è soffermato sulla guerra in Ucraina, definendo la situazione attuale come caratterizzata da «alcuni spiragli» per una possibile pace. Ha citato la recente dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui «siamo vicini a una soluzione», e ha menzionato la disponibilità espressa dalla Russia di formalizzare un trattato in cui si impegna a non intervenire contro la NATO e i Paesi dell’Unione Europea.
Tuttavia, Conte ha manifestato «rammarico e costernazione» per il fatto che a creare queste condizioni di pace non siano stati i governanti europei, sottolineando che l’Europa «non è stata protagonista» del processo, mentre altri attori internazionali hanno avuto un ruolo più attivo. Ha inoltre osservato con favore l’apertura al dialogo da parte del presidente francese Emmanuel Macron, auspicando che in un clima natalizio si possa giungere a una conclusione positiva.
Il leader pentastellato ha ribadito l’importanza del rispetto del diritto internazionale, principio che deve valere sempre e per tutti, da Putin a Trump, passando per altri leader mondiali. Ha ricordato che il Movimento 5 Stelle ha sempre condannato l’invasione russa, ma ha anche messo in guardia sulla pericolosità della strategia dell’escalation militare di fronte a una potenza nucleare, definendola «fallimentare».
Costruire un’alternativa politica chiara
Nel corso dell’intervista Conte ha infine affrontato la questione politica interna, in particolare le polemiche nate dopo la sua partecipazione alla manifestazione di Atreju, organizzata da Fratelli d’Italia. Ha dichiarato che «Atreju è alle spalle» e ha rilanciato la necessità di «costruire un progetto chiaro e forte per creare un’alternativa per il Paese», un obiettivo che il Movimento 5 Stelle intende perseguire con determinazione nei prossimi mesi.






