Roma, 14 settembre 2025 – Nel corso della festa del Fatto Quotidiano a Roma, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha chiarito la posizione del suo partito nei confronti del Partito Democratico, sottolineando che non si tratta di un’alleanza formale ma di un progetto comune. “Col Pd non siamo alleati, stiamo creando un progetto politico per mandare a casa Meloni”, ha dichiarato Conte, ribadendo la volontà di costruire una coalizione progressista basata su un progetto condiviso e non su un’alleanza predefinita.
Conte sul PD: “Saremo alleati quando convergeremo su un progetto progressista”
Durante il dibattito, Conte ha puntualizzato: “Non siamo alleati, ogni giorno lavoriamo per costruire un progetto per contrastare questa destra estremista. Ma alleati saremo quando convergeremo sul progetto progressista, nero su bianco”. L’ex premier ha evidenziato come il Movimento 5 Stelle abbia una storia distinta e non possa essere considerato un semplice “cespuglio” o “junior partner” del Pd o di altre forze politiche. Questo messaggio arriva in un momento in cui, a livello nazionale e regionale, il rapporto tra M5S e Pd è caratterizzato da tensioni, soprattutto sull’inclusione o meno di Italia Viva nelle coalizioni, come emerso dalla campagna elettorale in Liguria.
Conte ha inoltre espresso preoccupazione per la possibile presenza di Italia Viva nella coalizione guidata dal Pd, definendo la forza politica di Matteo Renzi come un elemento che mira a “distruggere il Movimento” e sottolineando la necessità che la segretaria dem Elly Schlein chiarisca la sua posizione su questo tema. Ha ribadito che il Movimento 5 Stelle non accetterà compromessi che possano indebolirlo o snaturare la sua identità politica.
Scontri e strategie elettorali: la sfida a Meloni e la legge elettorale
Il leader pentastellato ha anche rivolto critiche alla destra e al governo di Giorgia Meloni, definendo prioritario “mandare a casa la Meloni” e invitando il centrodestra a discutere della legge elettorale in Parlamento, evitando accordi sottobanco. Inoltre, ha giudicato la legge elettorale proposta dalla destra come un tentativo di mettere in difficoltà l’opposizione, esprimendo fiducia nella necessità di una legge elettorale giusta e trasparente.
Nel corso dello stesso evento, Conte ha toccato altri temi di attualità, come la guerra in Ucraina e i rapporti internazionali, sottolineando il fallimento della scommessa sulla vittoria militare contro Putin, e ha parlato dei rapporti interni al Movimento, spiegando l’assenza di un rientro di Alessandro Di Battista e chiarendo che la candidatura a premier del centrosinistra non rappresenta una questione di ambizioni personali.
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