GENOVA, 06 MAG – Dopo un’intensa riunione dei capigruppo, il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che condanna i saluti romani eseguiti durante la commemorazione del missino Ugo Venturini. Il documento afferma la «ferma condanna» di tali atti, ritenuti inaccettabili e incompatibili con i valori democratici e antifascisti della Repubblica italiana. Inoltre, si impegna la giunta regionale a costituirsi parte civile nei procedimenti penali contro i responsabili, a tutela della storia antifascista della Liguria e di Genova
Al termine di un acceso dibattito, il Consiglio regionale della Liguria ha preso una posizione chiara e ferma riguardo ai saluti romani eseguiti da alcuni manifestanti durante una commemorazione a Genova. Questo episodio, verificatosi nei giardini Caviglia di Brignole in onore di Ugo Venturini, una figura controversa legata al movimento missino, ha sollevato preoccupazioni significative circa il rispetto dei valori democratici e antifascisti su cui si fonda la Repubblica Italiana.
Condanna dei saluti romani
Il documento approvato dal Consiglio regionale sottolinea la “più ferma condanna” per i saluti romani effettuati durante la commemorazione, evidenziando come tali gesti siano incompatibili con i principi democratici. La condanna risuona particolarmente forte a Genova, città insignita della Medaglia d’Oro al Valore Militare, e mira a tutelare la memoria storica antifascista della regione.
Un atto inaccettabile
I membri del Consiglio hanno messo in evidenza che i saluti romani rappresentano un “inaccettabile sfregio alla memoria storica della città” e ai valori della Resistenza. Questo atto non è solo una provocazione, ma anche un tentativo di riabilitare simboli e rituali legati al regime fascista. In risposta a questo, la Regione Liguria si è impegnata a costituirsi parte civile nei procedimenti penali che potrebbero derivare da tali atti, inviando un chiaro segnale di disapprovazione e di tutela dei valori democratici.
Un dibattito nazionale
L’episodio ha suscitato un ampio dibattito a livello locale e nazionale, con molte voci che si sono levate in difesa della memoria storica e contro ogni forma di totalitarismo. La condanna unanime del Consiglio regionale rappresenta un momento di forte coesione tra le forze politiche liguri, unite nel ribadire l’importanza della vigilanza contro il ritorno di ideologie pericolose. La risposta della comunità e delle istituzioni si configura quindi come un’importante difesa dei principi democratici, fondamentali per la convivenza civile e per la storia del Paese.





