ROMA, 29 APR – Cinquanta anni fa, la vita di Sergio Ramelli fu tragicamente interrotta dalla violenza degli anni di piombo, alimentata da un acceso odio ideologico. Il ministro Adolfo Urso sottolinea l’importanza di ricordare per evitare che la storia si ripeta
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha recentemente sottolineato l’importanza di ricordare Sergio Ramelli, la cui vita fu tragicamente spezzata cinquant’anni fa a causa della violenza degli anni di piombo. Urso ha avvertito dell’urgenza di mantenere viva la memoria storica per prevenire il ripetersi di conflitti ideologici. Il ministro ha ricordato che “per onorare la memoria di Ramelli il 13 marzo 2025 è stato emesso un francobollo commemorativo, parte di una serie che celebra tutte le vittime del terrorismo, senza distinzioni di parte”.
La violenza degli anni ’70 in Italia
Il Ministro Urso ha evidenziato come la violenza che ha segnato gli anni ’70 in Italia non fosse solo un fenomeno locale, ma rappresenti un sintomo di un odio ideologico più ampio. “Oggi, più che mai, abbiamo il dovere di ricordare”, ha dichiarato, sottolineando che il conflitto torna a risuonare in Europa con situazioni di tensione in diverse aree del continente. L’emissione del francobollo commemorativo non è solo un gesto simbolico, ma un richiamo all’importanza di costruire un futuro basato su una memoria condivisa, sul ripudio della violenza e sul rispetto reciproco.
La storia di Sergio Ramelli
Sergio Ramelli, un giovane militante politico, fu vittima di un’aggressione che ne causò la morte nel 1975, un episodio che divenne emblematico della violenza politica di quegli anni. La sua storia è stata spesso utilizzata come monito per ricordare le conseguenze devastanti dell’odio e della radicalizzazione. Urso ha invitato tutti a riflettere su questi eventi e a considerare il ruolo della memoria nella costruzione di una società più pacifica e inclusiva.
Un appello alle nuove generazioni
Questo appello di Urso si inserisce in un contesto più ampio, in cui le nuove generazioni sono chiamate a confrontarsi con il passato per evitare che simili tragedie possano ripetersi. La commemorazione di Ramelli diventa dunque un’opportunità per promuovere il dialogo e la comprensione, strumenti fondamentali per affrontare le sfide attuali e future. La memoria storica, quindi, non è solo un ricordo, ma una guida per un futuro migliore.






