Roma, 17 settembre 2025 – Prosegue la tensione nel centro storico della capitale dopo il corteo pro-Palestina di ieri. CasaPound Italia ha risposto con fermezza alle accuse di aggressione rivolte a due suoi esponenti, sottolineando che la reale vittima degli scontri è stata un’attività privata, presa di mira da un gruppo di antifascisti.
Il movimento politico replica alle accuse: “Basta mistificare la realtà”
In una nota diffusa oggi, CasaPound Italia ha definito “paradossale” la narrazione che ribalta i ruoli, trasformando in vittime chi, secondo il movimento, si è reso protagonista di provocazioni e aggressioni. Il corteo pro-Palestina, che si è svolto ieri su via Giovanni Lanza, avrebbe visto un gruppo di antifascisti staccarsi dal flusso principale per attaccare un bar identificato come luogo di riferimento di CasaPound. Il locale ha subito danni alle vetrine, minacce ai gestori, aggressioni ai clienti e il lancio di bottiglie e fumogeni, che avrebbero potuto provocare un incendio. CasaPound ha annunciato che i verbali delle forze dell’ordine e la denuncia presentata dai titolari confermeranno questa versione dei fatti. Il movimento accusa inoltre “metodi mafiosi” degli antifascisti militanti, capaci di colpire e poi manipolare la realtà grazie a “complicità istituzionali”.
Piantedosi: “Sgombereremo anche l’immobile occupato da CasaPound”
Il movimento politico di destra è stato al centro anche di una recente intervista di La7 al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Parlando della questione degli immobili occupati abusivamente, Piantedosi ha ribadito che “a tempo debito verranno sgomberati tutti gli immobili illegittimamente occupati”. Intervistato a La7, il ministro ha sottolineato la necessità di tutelare la proprietà privata, con attenzione particolare alle persone più fragili usate come “scudo umano” nelle occupazioni. In merito allo stabile occupato da CasaPound nel centro di Roma, il ministro ha precisato che non saranno fatte distinzioni rispetto ad altre occupazioni abusive.
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