Nella serata di ieri, intorno alle 20:30, la sede romana di CasaPound situata in via Napoleone Terzo, nel quartiere Esquilino, è stata oggetto di un assalto da parte di alcuni manifestanti che hanno lanciato sassi e bottiglie contro l’edificio occupato dal movimento di estrema destra. Nel palazzo, che funge da abitazione per una ventina di famiglie, si è consumato un episodio che ha riacceso le tensioni tra gruppi politici opposti.
L’accusa di CasaPound: “Landini tra i mandanti”
In un video pubblicato su Instagram, Luca Marsella, portavoce di CasaPound, ha dichiarato: “L’assalto alla nostra sede, dove abitano 20 famiglie, ha dei chiari mandanti: sono i Fedez, i Landini e tutti quelli che soffiano sul fuoco e fomentano la mafia antifascista”. Marsella ha inoltre accusato i media di minimizzare l’accaduto e ha affermato che la violenza antifascista segue metodi mafiosi: “Hanno fallito il loro attacco ieri solo perché in quel palazzo ci sono famiglie abituate a vivere in trincea da venti anni e a difendersi. Ma non tollereremo altri assalti, azioni o provocazioni nei nostri confronti”.
Il portavoce ha inoltre sottolineato come non si tratti di un piagnisteo, ma di una posizione ferma contro quello che definisce un sistema marcio, aggiungendo: “Non giocheremo il ruolo delle vittime sacrificali”.






