Roma, 31 dicembre 2025 – Nel dibattito politico italiano continua a suscitare scalpore il recente episodio che ha coinvolto Carlo Calenda e la trasmissione televisiva Piazzapulita, condotta da Corrado Formigli, programma noto per i suoi confronti serrati su tematiche economiche e politiche. Calenda ha rivelato pubblicamente un retroscena che ha acceso ulteriormente il confronto tra politica e media.
La polemica tra Carlo Calenda e la trasmissione di Formigli
Durante un’intervista, Calenda ha spiegato come gli autori del programma abbiano posto una condizione insolita per la sua partecipazione: “Mi hanno chiesto di garantire che avrei attaccato Giorgia Meloni”, ha dichiarato il leader di Azione. Inizialmente gli è stato detto che avrebbe parlato della legge di bilancio, ma poi gli è stato chiarito che la sua presenza era prevista esclusivamente per un confronto con l’economista Jeffrey Sachs e non per discutere la manovra economica.
Calenda ha definito la richiesta “una cosa di una gravità inaudita”, sottolineando che mai prima d’ora un programma televisivo gli aveva chiesto di prefigurare in anticipo il contenuto delle sue critiche per garantirsi un certo tipo di dibattito. “Non è mica normale, ma che è una cosa democratica?”, ha aggiunto, manifestando il suo disagio verso ciò che considera una forzatura nella libertà di espressione e una limitazione del confronto politico autentico.
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La questione della libertà di espressione nei media italiani
Il caso Calenda evidenzia il delicato rapporto tra politici e media in Italia, un tema che negli ultimi anni ha visto un’attenzione crescente, soprattutto in relazione alle modalità di selezione degli ospiti e al controllo dei contenuti. L’ex ministro ha inoltre sottolineato l’importanza dei mezzi di comunicazione alternativi, che permettono una maggiore autonomia rispetto alla televisione tradizionale, sempre più percepita come condizionata da logiche editoriali e di palinsesto.
Questa critica si inserisce in un contesto più ampio di discussione sulla pluralità dell’informazione e sulla necessità di garantire a tutte le voci politiche la possibilità di esprimersi senza imposizioni preventive, un tema che continua a dividere l’opinione pubblica e i protagonisti del mondo politico e mediatico.






