Roma, 15 ottobre 2025 – Nel corso della giornata, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha illustrato alcune novità importanti legate alla prossima manovra economica, confermando l’impegno del governo nel sostenere il mondo del lavoro. In particolare, è stato annunciato un stanziamento di 2 miliardi di euro destinati al sostegno per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali, con l’obiettivo di favorire l’adeguamento delle condizioni lavorative e salariali.
Calderone parla di misure di sostegno ai rinnovi contrattuali
Durante un intervento a Roma, la ministra Calderone ha sottolineato che il governo sta lavorando in stretta collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per limare e perfezionare le norme di riferimento, così da rendere più efficaci e mirati gli interventi. “Nella manovra ci saranno misure di sostegno ai rinnovi contrattuali per 2 miliardi, stiamo limando le norme insieme al Mef”, ha dichiarato la ministra, rimarcando la volontà di accogliere le sollecitazioni sia delle organizzazioni sindacali sia del mondo imprenditoriale.
Calderone ha evidenziato la “sensibilità del governo a sostenere il lavoro in tutte le sue forme”, un approccio che risponde alla necessità di rilanciare il mercato del lavoro e di garantire condizioni più stabili e dignitose per i lavoratori italiani. Tale misura si inserisce nel quadro delle iniziative avviate dal governo Meloni, che già nel 2023 aveva introdotto riforme importanti come l’Assegno di inclusione e il Supporto alla formazione, oltre a modifiche normative sui contratti a termine e sulle prestazioni occasionali.
Un’alleanza per le competenze e l’integrazione generazionale
Nel corso del CeO Meeting del consorzio Elis a Roma, la ministra Calderone ha inoltre rilanciato l’importanza di creare una vera e propria “alleanza delle competenze”, rivolta a valorizzare soprattutto i lavoratori over 55, che rappresentano una risorsa preziosa per il tessuto produttivo nazionale. Secondo la ministra, “abbiamo lavoratori over 55 che hanno fatto dei percorsi di carriera e che hanno acquisito competenze che certamente andranno anche adeguate rispetto alle sfide tecnologiche e digitali”.
Calderone ha richiamato l’attenzione sulla necessità di migliorare le competenze digitali di base nel Paese, che risultano ancora insufficienti, e ha sottolineato l’importanza di trasferire non solo competenze tecniche ma anche l’esperienza maturata nel corso degli anni. Per questo è fondamentale costruire percorsi di formazione e valorizzazione che siano in grado di favorire il dialogo intergenerazionale.
In questo contesto, la ministra ha anche evidenziato come non sia necessario creare competizione tra generazioni nel mondo del lavoro, ma piuttosto favorire la piena integrazione di tutte le fasce d’età. “In questo momento abbiamo cinque generazioni al lavoro – ha affermato – e ci sta tutto, anche perché gli indicatori demografici del nostro Paese mostrano chiaramente le difficoltà delle imprese a trovare lavoratori qualificati”.
Il lavoro, ha concluso Calderone, è “l’elemento unificante e il principio cardine della nostra esperienza repubblicana, come previsto dall’articolo 1 della Costituzione”, e consente a ogni cittadino di costruire un’esistenza libera e dignitosa, esprimendo talento e contribuendo a una società migliore.



