Roma, 1 ottobre 2025 – È forte la polemica scaturita dal confronto televisivo andato in onda ieri sera su Rai1, durante la trasmissione Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa: duro scontro verbale tra il giornalista e Tony La Piccirella, attivista della Global Sumud Flotilla, che ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico e la politica.
Flotilla, duro confronto tra Bruno Vespa e La Piccirella
Durante la puntata, Bruno Vespa ha interpellato La Piccirella riguardo alla decisione della Gloval Sumud Flotilla di non consegnare gli aiuti umanitari a Cipro, in accordo con la proposta del cardinale Pierbattista Pizzaballa. Il conduttore ha domandato con fermezza: “Voi vi fidate di Pizzaballa o no?“, ottenendo una risposta affermativa dall’attivista. Vespa ha allora insistito: “Se vi fidate, perché non gli date gli aiuti? Lui ha detto lasciateli a Cipro e li prendiamo noi“. La Piccirella ha replicato che tale proposta non rispecchia la natura della missione, che mira ad aprire un canale diretto, senza mediatori, con Gaza. Vespa ha replicato con toni duri, accusando gli attivisti di non preoccuparsi realmente della consegna degli aiuti e sottolineando che Israele non consentirà mai l’apertura di un canale diretto.
Bruno #Vespa all’attivista della #Flotilla: “Vi fidate di Pizzaballa o no? Se vi fidate perchè non gli date gli aiuti?”
L’attivista: “La natura della missione è di aprire un canale diretto”
Vespa: “Posso dire quindi che non ve ne fotte niente di dare aiuti alle persone?… pic.twitter.com/VQhxEOXX6B
— Rik Troiani (@riktroiani) October 1, 2025
Reazioni politiche e sociali
Il confronto ha immediatamente generato un acceso dibattito sui social, con utenti divisi tra critiche forti all’atteggiamento di Bruno Vespa, accusato di aver insultato sia gli attivisti sia il popolo di Gaza, e sostenitori che hanno lodato la chiarezza delle sue parole. La presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, si è detta “allibita” e ha definito l’atteggiamento del conduttore “incompatibile con la responsabilità e la funzione del servizio pubblico“, chiedendo un intervento da parte dei vertici Rai.
Anche esponenti di Pd, M5s e Avs hanno espresso critiche, mentre dalla maggioranza Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, ha difeso Vespa, sostenendo che le critiche mostrano la vera posizione dell’opposizione sulla libertà di informazione e il servizio pubblico. I consiglieri Rai dell’opposizione hanno inoltre denunciato un “doppio schiaffo” all’opinione pubblica, citando la decisione di spostare a tarda notte su Rai3 la programmazione del documentario “Open Arms – La legge del mare”, già oggetto di contestazioni politiche.
La Rai ha ricordato che il ruolo di presidente facente funzione è attualmente esercitato dal consigliere anziano Antonio Marano e ha assicurato che la situazione non ha creato pregiudizi all’azienda. Nel frattempo, l’Usigrai ha segnalato l’assenza di un presidente stabile da oltre un anno e la conseguente carenza nel controllo istituzionale e nell’indirizzo politico della Rai.
La critica dell’Usigrai: “Vespa ha superato ogni limite”
L’episodio incriminato riguarda un botta e risposta tra il conduttore Bruno Vespa e l’attivista Tony La Piccirella, membro della Global Sumud Flotilla, movimento di solidarietà con Gaza. Durante il dibattito, Vespa ha utilizzato un’espressione giudicata “sgradevole” dall’Usigrai, che ha prontamente pubblicato una nota in cui si legge: “Bruno Vespa ha ormai superato ogni limite. L’espressione sgradevole usata nei confronti di un attivista della Global Sumud Flotilla non fa altro che confermare quanto denunciamo da tempo: la Rai è un posto senza controllo; un’azienda dove imperversano troppi personaggi, il cui unico intento è promuovere le tesi del Governo“.
Il sindacato ha inoltre sottolineato come Vespa si sia ormai spogliato del ruolo di giornalista professionista per assumere quello di tifoso politico: “Da un lato tutto ciò non ci sorprende: l’artista Vespa si è da tempo spogliato dei panni del professionista, per indossare quelli del tifoso“, si legge nella nota diffusa mercoledì 1° ottobre. L’Usigrai chiede dunque ai vertici Rai un intervento immediato per porre fine a questo clima “imbarbarito” e ribadisce che “non è questa la narrazione che vogliono i cittadini“.
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La situazione della Rai tra mancanza di controllo e richieste di cambiamento
L’episodio ha riacceso l’attenzione sulla governance della Rai, attualmente senza presidente da oltre un anno e con un’attività istituzionale di controllo e indirizzo praticamente paralizzata a causa del blocco della Vigilanza parlamentare. L’Usigrai ha incontrato la stessa presidente Floridia per sottolineare questa situazione di stallo e ha ottenuto l’impegno a promuovere un incontro con i capigruppo di tutti i partiti per affrontare la questione.
La Rai, da parte sua, ha ricordato che il ruolo di presidente facente funzione è attualmente svolto dal consigliere anziano Antonio Marano, evidenziando come situazioni analoghe si siano verificate in passato senza arrecare danni all’azienda.
Intanto, il dibattito sul ruolo di Bruno Vespa e sul modo di fare informazione nella televisione pubblica resta aperto, con l’Usigrai che ribadisce la necessità di un intervento deciso per garantire un servizio pubblico imparziale e rispettoso delle diverse posizioni, evitando l’imposizione di una “narrazione” unica e politicizzata.






