Bongiorno evidenzia i punti cardine della riforma costituzionale della Giustizia e commenta le decisioni dei giudici sul caso Open Arms, tra garanzie e tensioni istituzionali.
Roma, 22 luglio 2025 – Giulia Bongiorno, avvocata penalista e presidente della Commissione Giustizia del Senato, ha rilasciato dichiarazioni importanti sulla recente approvazione della riforma costituzionale della Giustizia e sul caso che coinvolge la nave Open Arms. La Bongiorno ha sottolineato l’importanza della riforma per tutti i cittadini, evidenziando come la nuova normativa garantirà finalmente la parità tra giudice, accusa e difesa.
La riforma della Giustizia: un passaggio decisivo
Secondo Bongiorno, l’approvazione della riforma in Senato rappresenta “un momento decisivo” per il sistema giudiziario italiano. La riforma, ha spiegato, interessa tutta la collettività e mira a garantire la terzietà del giudice, mantenendo accusa e difesa sullo stesso piano. Questo cambiamento è considerato fondamentale per migliorare l’efficienza e l’equità del sistema giudiziario italiano.
Il caso Open Arms e la scelta del ricorso in Cassazione
Sul caso della nave Open Arms, al centro di un acceso dibattito giudiziario e politico, Bongiorno ha commentato la decisione dei giudici di ricorrere direttamente in Cassazione definendola “una scelta insolita”. Ha aggiunto: “Probabilmente temevano un’altra bocciatura, visto che c’era stata un’assoluzione piena”. Questo riferimento riguarda le controversie legali che hanno coinvolto l’ONG spagnola, accusata di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, ma le cui accuse sono state in parte archiviate o ridimensionate nel corso delle indagini.
Il dibattito sul ruolo delle ONG nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo è stato acceso nel corso degli ultimi anni, con episodi di sequestro della nave Open Arms e indagini che hanno coinvolto il personale dell’organizzazione. Recenti documenti giudiziari hanno inoltre evidenziato le difficoltà incontrate dalle ONG a causa delle tensioni con le autorità libiche e italiane e l’intervento della Marina italiana, la quale ha coordinato alcune operazioni di soccorso, talvolta con controversie sulle modalità di gestione.
La posizione sul confronto tra esecutivo e magistratura
Riguardo allo scontro tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e alcune componenti della magistratura, Giulia Bongiorno ha voluto rassicurare l’indipendenza del potere giudiziario: “Non c’è nessuna intenzione di porre la magistratura sotto l’esecutivo, sarebbe un’idea folle. Perché dovremmo sottoporlo all’esecutivo, che ne sappiamo chi governa domani?”. Queste parole vogliono rassicurare sul rispetto del principio di autonomia e indipendenza della magistratura all’interno dello Stato di diritto.
Profilo di Giulia Bongiorno
Classe 1966, Bongiorno è avvocata penalista di fama, con una lunga carriera politica: attualmente senatrice della Repubblica e presidente della Commissione Giustizia, è stata anche Ministro per la Pubblica Amministrazione nel governo Conte I (2018-2019). Laureata in giurisprudenza, è nota per aver difeso personaggi pubblici in processi di rilievo nazionale e internazionale. Il suo studio legale offre consulenza in diritto penale, diritto dell’economia e compliance aziendale, con particolare attenzione alla responsabilità degli enti e alle procedure di ristrutturazione societaria.
L’intervento di Bongiorno si inserisce in un contesto delicato di riforma della giustizia e di forti tensioni tra istituzioni e magistratura, mentre il caso Open Arms rimane uno dei simboli delle sfide legate alla gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo.
Fonte: Marco Vesperini - Open Arms, Bongiorno: "Ricorso in Cassazione? Forse temevano un'altra bocciatura"





