Bonelli accusa il governo di aggirare le regole ambientali e parlamentari sul progetto del Ponte, lanciando un appello contro Meloni e i dazi che minacciano l’occupazione italiana.
Roma, 8 luglio 2025 – Angelo Bonelli, leader di Europa Verde e deputato, ha espresso durissime critiche nei confronti delle recenti scelte governative relative al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina e alle procedure di valutazione ambientale. Nel corso di un punto stampa tenuto in Piazza Capranica, a Roma, Bonelli ha denunciato un grave esautoramento del Parlamento e un sistematico calpestamento dell’ordinamento ambientale italiano.
Critiche al governo sul Ponte sullo Stretto e alla deroga ambientale
Bonelli ha definito il progetto del Ponte sullo Stretto come una vera e propria “forzatura”, sottolineando come le procedure di valutazione di impatto ambientale siano state spostate dal Ministero dell’Ambiente al Ministero della Difesa. “È inenarrabile, si sta calpestando l’ordinamento ambientale del nostro paese”, ha dichiarato il co-portavoce di Europa Verde. Ha poi evidenziato un paradosso tecnico: se il ponte dovesse essere considerato una struttura militare, la progettazione dovrebbe essere rifatta, poiché i carichi previsti – come quelli dei carri armati – non sono compatibili con l’uso civile.
L’esponente ecologista ha evidenziato un impressionante esautoramento del Parlamento, accusando il governo di bypassare le istituzioni democratiche e le normative vigenti. In merito al clima politico, Bonelli ha rivolto un appello ai suoi sostenitori e ai cittadini, ammonendo che non si può permettere che alle prossime elezioni prevalga la leader di centrodestra Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio, in carica dal 22 ottobre 2022, è stata al centro del dibattito politico nazionale per le sue posizioni conservatrici e per il ruolo di prima donna a guidare il governo italiano.
Posizioni su politica estera e dazi commerciali
Durante lo stesso incontro con la stampa, Bonelli ha commentato con toni duri la proposta di attribuire il Premio Nobel a Donald Trump, avanzata dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Fra furfanti se la intendono”, ha detto Bonelli, definendo la proposta una provocazione inaccettabile, soprattutto alla luce delle continue azioni di Trump nella Striscia di Gaza, che secondo lui dovrebbero essere sottoposte alla Corte di giustizia internazionale.
Sul fronte economico, il leader dei Verdi ha criticato la proposta di introdurre dazi al 10% sulle importazioni, giudicandola una misura che tutela Trump e i suoi interessi a scapito dell’occupazione italiana. “Il 10% significa tutelare Trump, e si traduce in 10mila posti di lavoro in meno,” ha affermato Bonelli, sottolineando come questa politica sia funzionale esclusivamente agli interessi del magnate e politico statunitense.
Il punto stampa di Angelo Bonelli rappresenta una netta presa di posizione contro le scelte governative attuali, sia in materia ambientale che economica, ribadendo la necessità di rispettare le istituzioni e le normative italiane.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Governo, Bonelli: "Parlamento esautorato, ordinamento paese calpestato"





