Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha rivolto dure critiche al Ministro degli Esteri Antonio Tajani in merito alla gestione della crisi umanitaria a Gaza e alla posizione italiana nei confronti del conflitto israelo-palestinese. In un intervento parlamentare, Bonelli ha sottolineato la gravità della situazione, denunciando la distruzione massiccia nella Striscia di Gaza e la morte di migliaia di civili, tra cui molti bambini.
Bonelli attacca Tajani e denuncia: “Gaza è un cumulo di macerie”
Nel suo discorso in Parlamento, Bonelli ha evidenziato che “Gaza oggi è un cumulo di macerie: quasi 70mila morti, tra cui 20mila bambini. Ospedali, scuole, case, interi quartieri cancellati”. Ha inoltre sottolineato le parole del ministro Tajani che ha parlato di “ricostruzione” senza però chiarire “chi pagherà la ricostruzione e principalmente chi ha distrutto Gaza”. Bonelli ha definito “un insulto alle vittime” parlare di ricostruzione senza indicare garanzie e responsabilità precise.
Il deputato ha inoltre richiamato l’attenzione sulla situazione nei territori occupati in Cisgiordania, definendo illegale la presenza dei coloni israeliani e chiedendo la liberazione di Marwan Barghouti, leader palestinese incarcerato in Israele e considerato da molti “l’unico leader in grado di rappresentare un processo politico e democratico palestinese”. Bonelli ha denunciato anche il pestaggio subito da Barghouti in carcere, un fatto confermato da fonti internazionali.
La polemica sulle armi e la politica italiana
Bonelli ha criticato la posizione del governo italiano definendola “vaga” e incapace di affrontare “la pulizia etnica realizzata contro il popolo palestinese da parte del governo criminale di Netanyahu”. In risposta a una domanda sulla vendita di armi a Israele, il ministro Tajani aveva dichiarato che “l’Italia non invia armi” e aveva affermato che dal 7 ottobre 2023 sono stati sospesi tutti i contratti. Tuttavia, indagini e fonti di Pagella Politica evidenziano che, nonostante il blocco delle nuove autorizzazioni, alcune vecchie licenze hanno consentito ancora spedizioni di armamenti a Israele.
Nel corso della seduta parlamentare del 21 maggio 2025, Bonelli ha anche chiesto al governo di adottare una posizione più netta, analogamente a quanto fatto dalla Gran Bretagna, richiedendo il richiamo dell’ambasciatore italiano in Israele e la revisione dell’accordo tra UE e Israele, proposte finora respinte.
L’intervento del deputato ha suscitato applausi trasversali, in particolare per la lettura dei nomi di molti bambini palestinesi vittime dei bombardamenti, un elenco che testimonia il dramma umano che si consuma da mesi nella regione.






