Roma, 4 Maggio – Il leader di Alleanza Verde, Angelo Bonelli, ha denunciato l’aumento della povertà assoluta e della disoccupazione, attribuendo la responsabilità della situazione al costo dell’energia. Ha inoltre sottolineato l’importanza della petizione con 100.000 firme per il salario minimo, in risposta al rifiuto della destra
Angelo Bonelli, leader di Alleanza Verde e deputato di Avs, ha recentemente annunciato che sono state raccolte 100mila firme a sostegno dell’introduzione di un salario minimo in Italia. In un video diffuso sui social, Bonelli ha criticato duramente la posizione del governo guidato da Giorgia Meloni, sostenendo che le politiche attuali stiano aggravando le condizioni di vita degli italiani.
La situazione economica in Italia
Secondo Bonelli, i dati economici parlano chiaro: la povertà assoluta e la disoccupazione stanno aumentando, mentre il caro energia sta mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie. La sua denuncia non si limita a una mera critica, ma si fonda su numeri concreti che evidenziano una crescente difficoltà per molti cittadini nel far fronte alle spese quotidiane. Il deputato ha sottolineato come il rifiuto della destra di introdurre un salario minimo rappresenti una mancanza di attenzione verso le reali esigenze della popolazione.
La raccolta di firme
La raccolta di firme è stata avviata come risposta diretta all’opposizione del governo e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di grande rilevanza sociale. La proposta di un salario minimo, secondo i sostenitori, non solo garantirebbe una vita dignitosa ai lavoratori, ma contribuirebbe anche a stimolare l’economia, aumentando il potere d’acquisto delle famiglie.
Reazioni all’iniziativa
Le reazioni a questa iniziativa sono state varie. Molti cittadini hanno accolto con favore l’iniziativa di Bonelli, vedendola come una necessaria spinta verso un miglioramento delle condizioni lavorative. Tuttavia, i detrattori sostengono che un salario minimo potrebbe avere conseguenze negative sul mercato del lavoro, portando a un aumento della disoccupazione tra i lavoratori meno qualificati.






