Roma, 11 dicembre 2025 – La recente decisione di vendere il gruppo Gedi ha acceso un acceso dibattito politico e sindacale, con il senatore del Partito Democratico Francesco Boccia che ha lanciato un appello al governo affinché intervenga con misure adeguate, valutando anche l’utilizzo del Golden Power per tutelare il pluralismo e la stabilità industriale del gruppo editoriale.
La vendita del gruppo Gedi e le preoccupazioni sul futuro editoriale
La cessione del gruppo editoriale, che comprende testate storiche come La Repubblica e La Stampa, rappresenta secondo Francesco Boccia il risultato di problemi finanziari irrisolti che hanno condotto allo smantellamento dell’impresa. Il timore espresso dal senatore riguarda la vendita degli asset a un soggetto straniero che, come denunciato dai comitati di redazione, non offre garanzie certe su occupazione, solidità industriale, identità editoriale e qualità dell’informazione. Boccia sottolinea che il gruppo Gedi è un presidio essenziale del pluralismo e che la prospettiva di una vendita frazionata per pezzi sarebbe un atto inaccettabile, in quanto indebolirebbe ulteriormente il sistema informativo italiano.
Francesco Boccia, appello al governo e valutazione del Golden Power
Di fronte a questa situazione, Francesco Boccia ha invitato Palazzo Chigi a non restare inerte, esortando il governo a prendere un’iniziativa immediata per tutelare un patrimonio fondamentale per la democrazia italiana. Il Golden Power, strumento già utilizzato dal governo per la protezione di beni e capitali strategici, viene proposto come possibile soluzione per garantire un controllo pubblico sulla cessione del gruppo editoriale. Boccia ha espresso solidarietà ai lavoratori del gruppo, che stanno organizzando iniziative di mobilitazione e chiedono trasparenza e responsabilità. Infine, il senatore auspica un confronto tempestivo tra governo e rappresentanti del gruppo, per discutere il futuro di un’impresa editoriale che ha segnato la storia del giornalismo italiano.
Francesco Boccia, senatore della Repubblica e capogruppo del Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista al Senato, è noto per la sua lunga esperienza parlamentare e per aver ricoperto incarichi di rilievo, tra cui il ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie nel governo Conte II. La sua posizione in questa vicenda riflette l’importanza attribuita al ruolo strategico del gruppo Gedi nel panorama mediatico nazionale.






