Roma, 11 dicembre 2025 – Un acceso episodio ha segnato l’inizio dell’intervento della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, durante la manifestazione politica Atreju, che si sta svolgendo nei Giardini di Castel Sant’Angelo. Prima ancora di prendere la parola, Bernini è stata oggetto di contestazioni da parte di un gruppo di studenti di Medicina, che hanno espresso il loro dissenso riguardo alla riforma del cosiddetto “semestre filtro”, causando momenti di tensione.
Contestazioni e reazioni durante Atreju
All’apertura del suo discorso, gli studenti hanno manifestato con urla e slogan di protesta, lamentando il rischio di perdere un anno a causa del semestre filtro, riforma che ha suscitato critiche e preoccupazioni tra i giovani iscritti ai corsi di laurea in Medicina. I ragazzi hanno chiesto attenzione e risposte concrete, sottolineando il disagio provocato dalle nuove disposizioni.
La ministra Bernini ha risposto con fermezza alle contestazioni, dichiarando: “Ho ascoltato gli studenti, loro non hanno ascoltato me. Il problema è che hanno cominciato a contestarmi prima ancora che io iniziassi a parlare”. La ministra ha poi spiegato di essere scesa tra il pubblico per raccogliere le domande degli studenti e di aver risposto direttamente alle loro richieste sul palco, chiedendo però che le contestazioni fossero basate su motivazioni concrete e non su slogan vuoti. “Sto facendo una riforma seria con delle domande serie che formeranno medici seri”, ha aggiunto Bernini, ricordando gli investimenti fatti dal governo sull’università e sulle borse di studio: “Ho investito 9,4 miliardi sull’università e oltre 800 milioni sulle borse di studio”.
Il clima si è riscaldato ulteriormente quando la ministra ha replicato agli studenti con toni duri, utilizzando espressioni come “poveri comunisti” e “inutili”, scatenando ulteriori polemiche. Di fronte a queste parole, parte del pubblico presente ad Atreju si è alzato in piedi applaudendo la ministra, esprimendo solidarietà.
Le critiche politiche alle dichiarazioni di Bernini
Le parole di Bernini hanno suscitato dure reazioni da parte dell’opposizione e di esponenti politici. Il Movimento 5 Stelle ha definito la ministra “inadeguata” e ha stigmatizzato l’uso di insulti rivolti agli studenti, sottolineando come la contestazione sia una risposta legittima a una riforma giudicata fallimentare e penalizzante. In una nota, i parlamentari del M5S hanno ricordato che la riforma del semestre filtro è stata criticata da studenti, docenti e operatori del settore e che le contestazioni rappresentano la presa di coscienza di un sistema universitario in difficoltà.
Simile è la posizione espressa da Irene Manzi, capogruppo del Partito Democratico in commissione Istruzione e Cultura alla Camera, che ha definito “gravi” gli insulti rivolti agli studenti da parte della ministra Bernini. Manzi ha denunciato come la riforma del semestre filtro abbia creato “confusione, disuguaglianze e un ulteriore ostacolo all’ingresso nella formazione medica, senza migliorare la qualità dei percorsi”. Ha inoltre invitato la ministra a un atteggiamento più responsabile, basato su ascolto e dialogo, e ha sottolineato che gli studenti non sono “inutili”, ma cittadini che rivendicano il diritto allo studio e chiedono di non essere penalizzati dalle scelte governative.
Per approfondire: Medicina: sono stati pubblicati i risultati del semestre filtro






