Bassani critica la gestione centralizzata di dazi e migrazioni da parte dell’UE, auspicando maggiore autonomia nazionale per rafforzare sovranità e trattative commerciali.
Roma, 21 luglio 2025 – In occasione dell’evento “Guardians of Europe’s Borders”, tenutosi presso l’Hotel Hassler di Roma e promosso dal Center for Fundamental Rights e dalla Fondazione Patriots for Europe, il professore Luigi Marco Bassani, docente di storia delle dottrine politiche all’Università di Milano, ha espresso un giudizio critico sull’attuale gestione europea delle politiche migratorie e commerciali, sottolineando la complessità e le contraddizioni di un sistema sempre più centralizzato.
Immigrazione e super stato europeo: le critiche di Bassani
Il professor Bassani ha evidenziato un problema “molto grosso” riguardante l’immigrazione, tema al centro del dibattito politico europeo da anni. “È inutile negarlo, non si riesce a rimpatriare nessuno ma almeno si combatte”, ha affermato. Secondo Bassani, la difficoltà nel gestire efficacemente le politiche migratorie è legata alla progressiva trasformazione dell’Unione Europea in un super stato centralizzato, un processo che, ha ricordato, avrebbe dovuto essere evitato secondo le rassicurazioni iniziali di Bruxelles.
Il docente ha messo in rilievo come il passaggio all’euro abbia rappresentato un momento cruciale che ha accelerato questa centralizzazione, condizionando le capacità negoziali e di autonomia dei singoli Stati membri, soprattutto in ambito esterno.
Dazi e trattative: il ruolo degli Stati Uniti e il monito di Bassani
Un altro aspetto che Bassani ha sollevato riguarda la negoziazione commerciale condotta dagli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump, recentemente rieletto nel 2024. “Oggi con Trump sta negoziando l’intera Ue, se negoziassero i singoli paesi europei sarebbe molto diverso”, ha detto il professore. In particolare, ha richiamato l’attenzione sul sistema dei dazi europei, che protegge il mercato interno a discapito di prodotti esteri, come nel caso dei vini americani soggetti a dazi del 50%, un meccanismo che limita l’ingresso di merci extraeuropee.
Bassani ha dunque suggerito una revisione dell’attuale modello europeo di negoziazione, auspicando un ritorno a una maggiore autonomia nazionale nella gestione dei rapporti internazionali, ritenendo che ciò potrebbe migliorare la posizione negoziale dell’Europa e riflettere meglio le diverse esigenze dei singoli Stati membri.
L’iniziativa “Guardians of Europe’s Borders” ha riunito parlamentari europei, studiosi e leader politici con l’obiettivo di promuovere la tutela delle frontiere esterne dell’Unione, l’identità culturale e la sovranità degli Stati nazionali, temi centrali nel dibattito attuale sulla sovranità e il federalismo europeo.
Queste dichiarazioni si inseriscono in un contesto di dibattito più ampio sul ruolo dell’Unione Europea, la sua struttura politica e le strategie di gestione delle sfide globali, con particolare riferimento alle tensioni tra centralismo e autonomia nazionale.
Fonte: Nicolò Morocutti - Dazi, prof. Bassani: "Se singoli paesi europei negoziassero situazione sarebbe migliore"





