Roma, 24 novembre 2025 – Il dibattito sui cosiddetti “bambini del bosco” scalda nuovamente la scena politica italiana, con forti prese di posizione da parte di esponenti politici e sociali. A suscitare attenzione sono le parole di Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che denuncia una superficialità preoccupante nel modo in cui si affronta la questione.
Elisabetta Piccolotti: “No alla superficialità sul tema dei bambini del bosco”
In un post pubblicato su Instagram, Elisabetta Piccolotti esprime il suo disagio riguardo all’approccio attuale verso i bambini cresciuti in contesti familiari molto particolari, spesso isolati dalla società. La deputata sottolinea che la soluzione non deve essere quella di allontanare i minori dalle loro famiglie, ma piuttosto di creare le condizioni perché possano riappropriarsi di un diritto fondamentale: quello di andare a scuola, avere amici, vivere nel mondo.
“Mi spaventa che nel dibattito pubblico quasi nessuno si chieda quali conseguenze potrà avere una vita senza socialità, senza confronto, senza strumenti,” scrive Piccolotti, evidenziando come questa mancanza rischi di compromettere il futuro di questi bambini, che un domani potrebbero trovarsi impreparati ad affrontare sfide fondamentali come la scuola superiore o il lavoro, spesso senza nemmeno aver avuto accesso a strumenti tecnologici di base come un computer.
La deputata critica inoltre l’atteggiamento di chi, oggi difende a spada tratta il diritto dei genitori di educare i figli come preferiscono, salvo poi etichettare questi stessi bambini come “selvaggi”, “disadattati” e “anormali” durante l’adolescenza o in età adulta, rimarcando una “brutalità” già vista in altri casi.
Matteo Salvini: “Spero tornino presto a casa”
Dall’altro lato, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto a Milano durante l’evento “Italia Direzione Nord”, ha espresso una posizione diversa. Salvini ha fatto presente come, secondo assistenti sociali e alcuni magistrati, i bambini strappati alle famiglie in Abruzzo potrebbero correre rischi o sviluppare disagio psichico. Tuttavia, ha sottolineato che spesso in situazioni di degrado urbano, come baby gang e fenomeni di microcriminalità, non si vedono interventi altrettanto incisivi da assistenti sociali o magistrati.
“Conto che la giustizia sia veloce laddove serve intervenire e che quei bambini possano tornare presto nella loro casa, nei loro letti, coi loro giochi, con mamma e papà,” ha dichiarato Salvini, auspicando un rapido ritorno dei minori nelle loro famiglie.
Il dibattito si inserisce in un contesto politico e sociale complesso, dove il diritto all’istruzione, la libertà educativa e la tutela dei minori si intrecciano con posizioni politiche fortemente polarizzate. La questione dei bambini del bosco è divenuta così simbolo di un confronto più ampio sulle politiche familiari, educative e sociali nel nostro Paese.
Per approfondire: In quali circostanze può essere disposto l’allontanamento dei minori dalla famiglia?




