La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per indagare sull’attacco hacker subito dal profilo social del ministro della Difesa Guido Crosetto la scorsa settimana. L’azione criminale è al momento contro ignoti e riguarda l’ipotesi di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.
Dettagli dell’attacco hacker al profilo social di Guido Crosetto
Gli hacker sono riusciti a violare l’account X del ministro, pubblicando almeno due post ingannevoli. Tra i contenuti diffusi, sono state lanciate richieste di donazioni in criptovalute per cause fasulle, tra cui una legata ai funerali dello stilista recentemente scomparso Giorgio Armani e un’altra riferita alla questione di Gaza. Questi messaggi hanno destato preoccupazione per la possibile manipolazione e il rischio di truffe ai danni dei cittadini.
L’indagine è attualmente in fase iniziale, con le autorità che stanno analizzando le modalità dell’intrusione e cercando di identificare i responsabili. La Procura di Roma ha confermato che il procedimento è aperto contro ignoti e che gli sviluppi saranno monitorati con attenzione.
Il profilo politico di Guido Crosetto e il contesto attuale
Guido Crosetto, nato a Cuneo nel 1963, è ministro della Difesa dal 22 ottobre 2022 nel governo guidato da Giorgia Meloni. Prima di questo incarico, è stato sottosegretario al Ministero della Difesa nel quarto governo Berlusconi e ha ricoperto ruoli di rilievo nel panorama politico italiano, tra cui la presidenza pro-tempore di Fratelli d’Italia e la carica di coordinatore del partito.
Crosetto è noto per le sue posizioni critiche e per la lunga esperienza politica e amministrativa, che lo rende una figura di rilievo nel governo e nella politica nazionale. L’attacco al suo profilo social rappresenta un episodio significativo di cybercriminalità che coinvolge esponenti di alto livello istituzionale.
La vicenda resta sotto stretta osservazione delle autorità competenti, che stanno lavorando per assicurare la sicurezza digitale dei rappresentanti istituzionali e per garantire la tutela delle piattaforme social da eventuali ulteriori attacchi.






