Terni, 29 settembre 2025 – Mattinata ad alta tensione sotto Palazzo Spada, sede del Comune di Terni. Poco prima dell’inizio del consiglio comunale, il sindaco Stefano Bandecchi è stato accolto da una folla di manifestanti che lo attendeva in piazza per contestarlo duramente. Al centro delle proteste, le recenti dichiarazioni del primo cittadino sui bambini morti a Gaza, parole che hanno sollevato indignazione e polemiche in città.
Cosa aveva detto il sindaco sui bambini palestinesi
Stefano Bandecchi aveva pubblicato sui social un video che ha suscitato diverse polemiche: “Lo Stato vero della Palestina non è certo quello guidato da Hamas perché gli stessi palestinesi dicono che Hamas se ne deve andare”, ha sostenuto nel filmato, sottoscrivendo il post con: “Non me ne frega un ca**o se ve ne andate a f*****o io sto con Israele. Aggiungo specialmente se siete fascistelli godo ancora di più”.
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In risposta ai commenti di condanna alle sue parole, Bandecchi ha sostenuto: “20.000 bambini non sono mai morti. E questo è il primo punto. Solo voi credete ad Hamas, poi viene naturale dire che i bambini della Striscia finiscono la loro infanzia a nove anni, dato che le bambine vengono a quell’età trombate. 20mila non sono mai esistiti, gli altri sono soldati di Hamas. Non voluto neppure dell’Autorità palestinese che poteva essere Stato dal 1048″.
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Il duro confronto tra Bandecchi e i manifestanti
All’arrivo del sindaco, i cori e gli striscioni si sono trasformati rapidamente in un confronto diretto. Bandecchi si è trovato circondato dai manifestanti e in alcuni momenti la distanza si è ridotta a pochi centimetri, in un clima di grande concitazione. Il sindaco ha tentato di aprirsi un varco tra la folla, imponendo la sua presenza, ma la situazione è degenerata al punto da richiedere l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Gli agenti hanno allontanato di peso il primo cittadino, scongiurando che lo scontro verbale potesse trasformarsi in contatto fisico.
La tensione non si è esaurita all’ingresso del municipio. Anche all’interno dell’aula consiliare la protesta è proseguita: alcuni cittadini hanno continuato a gridare slogan contro Bandecchi, definendolo più volte “buffone”. Dopo pochi minuti i manifestanti hanno lasciato la sala, seguiti dai consiglieri di centrosinistra che, in segno di protesta, hanno abbandonato i lavori. A loro si è aggiunta la scelta del centrodestra, che aveva già annunciato di non voler partecipare alla seduta; solo i rappresentanti di Forza Italia hanno fatto un’apparizione, salvo abbandonare anch’essi quasi subito.
La scena di questa mattina conferma il clima di forte divisione che attraversa la città. Le polemiche sulle parole di Bandecchi, giudicate da molti inaccettabili, hanno alimentato una spaccatura politica e sociale che appare sempre più profonda.






