Stefania Bardelli, leader del Team Vannacci Vidoletti di Varese, è stata ospite della puntata odierna di Newzgen. Durante la chiacchierata, Bardelli ha chiarito la natura del movimento intorno a Roberto Vannacci e il rapporto con la Lega.
Il “vannaccismo” tra movimento territoriale e partito
Stefania Bardelli – soprannominata “la bersagliera” – guida un gruppo di amministratori locali e cittadini che si riconoscono nei valori espressi da Vannacci, quali la tutela delle tradizioni, dell’identità e soprattutto della sicurezza, un tema particolarmente sentito a Varese. Bardelli sottolinea che il fenomeno del “vannaccismo” non va interpretato come una semplice estensione della Lega, bensì come una “vannacizzazione del territorio”. Il Team Vidoletti si configura infatti come un’associazione culturale autonoma, non tesserata al partito, e per questo motivo non accetta imposizioni o coordinamenti obbligatori da parte della Lega.
Bardelli ricorda un episodio recente in cui un evento culturale con Roberto Vannacci in una scuola locale è stato cancellato a causa del rifiuto di tenerlo al di fuori del “cappello” leghista, decisione che ha scatenato malumori e alimentato la percezione di un eccessivo controllo partitico. Tale dinamica mette in evidenza la tensione fra la voglia di indipendenza del movimento territoriale e la struttura gerarchica del partito.
La questione sicurezza e il radicamento territoriale
Per Stefania Bardelli, la sicurezza resta il tema centrale che unisce il Team Vannacci e la figura di Roberto Vannacci. A Varese, città che soffre di problemi legati allo spaccio e al degrado, la necessità di un ritorno alla legalità e alla tutela della convivenza civile è considerata prioritaria. Bardelli evidenzia come l’incuria delle piazze e delle strade rappresenti un fattore di insicurezza che condiziona la quotidianità delle famiglie e degli amministratori locali.
Questa sensibilità si traduce in un forte sostegno al progetto culturale del Team Vannacci, che vuole essere un punto di riferimento per chi si sente trascurato dalla politica tradizionale. La leader del movimento auspica che Vannacci possa tornare a esprimersi con la libertà che lo ha contraddistinto agli esordi, senza vincoli imposti dalle strutture di partito, per ritrovare quella capacità di emozionare e coinvolgere il pubblico.
In un momento in cui la Lega sta affrontando sfide interne e un ridimensionamento in alcune regioni, come la Toscana, il rapporto fra il movimento “vannaccista” e il partito appare ancora incerto e in evoluzione. Bardelli conferma che, al momento, il suo team continua a operare con autonomia, mantenendo un’identità distinta rispetto ai partiti tradizionali e puntando su un’azione radicata nel territorio.






