Roma, 13 dicembre 2025 – Il motore termico continuerà a essere parte del mercato automobilistico europeo anche dopo il 2035, grazie a una revisione in corso del regolamento sulle emissioni di CO2 nel settore auto. A confermarlo è Manfred Weber, capogruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) al Parlamento europeo, in un’intervista rilasciata a La Stampa. Questa novità rappresenta una svolta significativa rispetto alle precedenti politiche europee che prevedevano il divieto totale di vendita di nuove auto con motore a combustione interna dal 2035.
Motore termico, revisione del regolamento e neutralità tecnologica
Secondo Weber, la nuova regolamentazione fisserà un obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% entro il 2035, abbandonando così il precedente target del 100% che imponeva solo vetture a zero emissioni. “Rispetteremo il principio della neutralità tecnologica, perché non spetta ai politici decidere quale tecnologia imporre, ma al mercato, vale a dire a produttori e consumatori“, ha spiegato il leader europeo. Questo approccio mira a offrire una prospettiva più equilibrata e sostenibile per il settore automobilistico, che ha subito la perdita di migliaia di posti di lavoro a causa delle rigide normative.
La revisione permetterà la commercializzazione di veicoli a combustione, ma con condizioni molto severe: si parla di motori alimentati da biocarburanti avanzati o e-fuel, carburanti sintetici prodotti con CO2 catturata e energia rinnovabile, e l’uso di acciaio “verde” per la produzione. Inoltre, potrebbero essere ammessi modelli ibridi plug-in (PHEV) o con autonomia estesa (EREV), dove il motore termico funziona principalmente come generatore.
Ruolo dell’Italia e sostegno politico
Manfred Weber ha sottolineato l’importante contributo dell’Italia e del suo vicepremier Antonio Tajani nel sostenere questa linea più flessibile. “La lettera congiunta di Giorgia Meloni e Donald Tusk ha dato un forte supporto alla nostra posizione“, ha dichiarato, ringraziando per la difesa della neutralità tecnologica che offrirà certezze al mercato europeo.
La Commissione Europea è attesa a presentare ufficialmente il pacchetto di modifiche il prossimo 16 dicembre. Intanto, l’industria automobilistica europea, con Stellantis in prima fila, accoglie con favore la possibile revisione, che potrebbe evitare il rischio di forti contraccolpi industriali e preservare la competitività del settore nel continente.




