Madrid, 12 novembre 2025 – Tra luci e ombre si chiude la stagione 2025 di Marc Marquez, protagonista indiscusso della MotoGP ma costretto a fermarsi a causa di un grave infortunio alla scapola. Il campione spagnolo, fresco vincitore del suo nono titolo iridato nella classe regina, ha rilasciato una lunga intervista al programma radiofonico spagnolo El Larguero, in cui ha fatto il punto sulla sua condizione fisica, sul rapporto con l’ex rivale Valentino Rossi e sul futuro, con uno sguardo già rivolto al 2026.
La stagione interrotta e le condizioni del braccio destro di Marc Marquez
Il 2025 di Marquez è stato senza dubbio tra i più esaltanti della sua carriera. Dopo oltre sei anni di difficoltà fisiche e infortuni, il pilota catalano è tornato a dominare la MotoGP, conquistando il titolo con cinque gare di anticipo. Tuttavia, un incidente in Giappone gli ha causato una frattura alla scapola e una lesione legamentosa che ne hanno compromesso il finale di campionato.
Come confermato dalla Ducati e dal team medico, Marc dovrà trascorrere almeno quattro settimane con il braccio destro completamente immobilizzato prima di iniziare la riabilitazione, escludendo quindi un suo ritorno alle competizioni per il resto del 2025. L’intervento chirurgico effettuato all’ospedale Ruber International di Madrid ha evidenziato un quadro di frattura coracoidea e lesioni multiple, ma la prognosi è positiva. Il pilota ha accettato con maturità la necessità di rispettare i tempi biologici del recupero, consapevole che forzare i tempi potrebbe compromettere la sua carriera futura.
Nell’intervista Marquez ha anche chiarito lo stato del suo braccio destro, che contiene circa venti viti, di cui alcune danneggiate da una precedente frattura del 2020. Nonostante ciò, ha corso per anni adattandosi a queste condizioni senza mai volersi nascondere, sottolineando la sua determinazione a far parlare di sé solo per i risultati in pista e non per i suoi problemi fisici.

Il rapporto con Valentino Rossi: nessuna riconciliazione
Tra le dichiarazioni più attese vi è stata quella sul legame con Valentino Rossi, suo storico rivale e attuale detentore di un palmares pari al suo, con nove titoli mondiali ciascuno. Marc Marquez ha infatti definito il loro rapporto come “inesistente”, affermando che non si salutano e che non sente il bisogno né di Rossi né che Rossi senta il bisogno di lui.
“Non mi interessa cosa pensa Rossi“, ha dichiarato, sottolineando come entrambi abbiano ormai intrapreso strade diverse e che ciò che conta per lui è il giudizio di chi può contribuire al suo successo. La frase, seppur dura, riassume una chiusura definitiva verso qualsiasi forma di riavvicinamento o polemica riguardante eventi passati, come l’episodio controverso di Sepang di dieci anni fa.
Sguardo al futuro: il 2026 e la sfida con il fratello Álex
Guardando avanti, Marquez non nasconde la sua ambizione di continuare a competere ai massimi livelli, anche se la priorità sarà il pieno recupero fisico. Il ritorno in pista è previsto per i test di Sepang a febbraio 2026, con l’obiettivo di essere in piena forma per la nuova stagione.
Interessante anche la sua riflessione sul rapporto con il fratello Álex Marquez, anch’egli pilota professionista e prossimo compagno di lotta nella MotoGP. Marc ha ammesso che sarebbe disposto a barattare uno dei suoi titoli iridati con uno di Álex, a patto che quest’ultimo riesca a vincere nel 2026, sottolineando come la competizione tra di loro sia stimolante e positiva, pur correndo per team diversi. La Ducati, infatti, conferma la presenza di Marc nel proprio team anche per il prossimo anno, puntando a una stagione di riscatto e conferme.
La stagione 2025: un anno da ricordare
Nonostante la chiusura anticipata, la stagione corrente ha visto Marc Marquez tornare prepotentemente al vertice, dominando con la sua Ducati Desmosedici e cancellando anni di sofferenze e incertezze. La sua capacità di gestire un braccio con viti rotte o piegate e portare a casa risultati eccezionali conferma il suo status di leggenda del motociclismo.
Il suo stile di guida aggressivo e la determinazione a vincere lo hanno reso protagonista di uno degli anni più memorabili nella storia recente della MotoGP, riconquistando il titolo con largo anticipo e dimostrando un livello di competitività straordinario, nonostante le avversità fisiche.





